Il lavoro trae spunto da un’indagine del pensiero politico di Orwell che, assieme a una più ampia ricognizione filologica, si è resa necessaria per tradurne le opere letterarie in un modo che rispettasse la complessità dei sottotesti politici. L’approfondimento si è presto trasformato nel tentativo di restituire la coerenza di una visione politica per niente scontata e di sottrarre le analisi sociologiche e politiche di Orwell alla banalizzazione cui sono soggette da decenni. Fra gli ostacoli al riconoscimento critico di tali analisi si è evidenziato il conflitto interno all’autore fra inibizione personale ed entusiasmo polemico, e, parallelamente, un dissidio altrettanto violento fra empirismo materialista e allergia alle teorizzazioni astratte da una parte e impulso a problematizzare e demistificare la presunta normalità dall’altra. Uno degli aspetti della sua vicenda intellettuale ritenuto più disturbante e conseguentemente rimosso dal discorso critico è proprio il rapporto intenso e sofferto con gli anarchici e l’anarchismo. È un rapporto nutrito dal comune pragmatismo e saldatosi dapprima con l’esperienza del fronte antifascista spagnolo e in seguito nelle lotte condivise contro i totalitarismi e le tendenze totalitarie di cui non sono esenti le democrazie occidentali. Il saggio analizza infine il valore più persistente nella scrittura di Orwell, la decency, polo di resistenza umanistica contro l’efficientismo liberticida della modernità capitalista.
The Kind of Face You Would Expect in an Anarchist. Orwell e l’anarchismo / Binelli, Andrea. - In: ALTRE MODERNITÀ. - ISSN 2035-7680. - ELETTRONICO. - 2024:32(2024), pp. 462-482. [10.54103/2035-7680/27318]
The Kind of Face You Would Expect in an Anarchist. Orwell e l’anarchismo
Binelli, Andrea
2024-01-01
Abstract
Il lavoro trae spunto da un’indagine del pensiero politico di Orwell che, assieme a una più ampia ricognizione filologica, si è resa necessaria per tradurne le opere letterarie in un modo che rispettasse la complessità dei sottotesti politici. L’approfondimento si è presto trasformato nel tentativo di restituire la coerenza di una visione politica per niente scontata e di sottrarre le analisi sociologiche e politiche di Orwell alla banalizzazione cui sono soggette da decenni. Fra gli ostacoli al riconoscimento critico di tali analisi si è evidenziato il conflitto interno all’autore fra inibizione personale ed entusiasmo polemico, e, parallelamente, un dissidio altrettanto violento fra empirismo materialista e allergia alle teorizzazioni astratte da una parte e impulso a problematizzare e demistificare la presunta normalità dall’altra. Uno degli aspetti della sua vicenda intellettuale ritenuto più disturbante e conseguentemente rimosso dal discorso critico è proprio il rapporto intenso e sofferto con gli anarchici e l’anarchismo. È un rapporto nutrito dal comune pragmatismo e saldatosi dapprima con l’esperienza del fronte antifascista spagnolo e in seguito nelle lotte condivise contro i totalitarismi e le tendenze totalitarie di cui non sono esenti le democrazie occidentali. Il saggio analizza infine il valore più persistente nella scrittura di Orwell, la decency, polo di resistenza umanistica contro l’efficientismo liberticida della modernità capitalista.File | Dimensione | Formato | |
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