Negli ultimi anni il settore dell’acquacoltura ha dovuto ricercare fonti alternative per la produzione di mangime, come intervento volto a mitigare l’impatto ambientale della sua catena di approvvigionamento. Un intervento che incontra anche il crescente interesse dei consumatori verso la sostenibilità e l’impatto che la produzione di cibo ha sull’ambiente. Tra queste fonti alternative, gli insetti si sono dimostrati estremamente validi come sostituti del mangime classico. Nonostante ciò, il pesce alimentato ad insetti è ancora percepito come un prodotto non convenzionale. Inoltre, ci sono ancora pochi studi nell’area Europea che si occupano di comportamento del consumatore relativo a prodotti di origine animale alimentati con insetti. Questo studio ha l’obiettivo di comprendere se il consumatore italiano è pronto per questa innovazione. Un questionario è stato proposto attraverso Google Forms a 303 consumatori di età compresa tra 18 e 78 anni (51% maschi). Sono stati raccolti dati riguardo la dieta, le abitudini di acquisto e il livello di conoscenza inerenti all’acquacoltura. Attraverso l’utilizzo di modelli di ANOVA ad una via, è stato stimato l’effetto che la dieta, la neofobia, l’attitudine alla sostenibilità, il comportamento d’acquisto, la conoscenza del settore, l’età, il genere, la regione di provenienza e la disponibilità a pagare hanno sull’importanza che il consumatore dà alla qualità dei mangimi, al cambiamento climatico, ad una spesa più sostenibile e alla sostenibilità in generale. In generale, maggiore è la conoscenza da parte del consumatore sui fattori indagati, maggiore è la disponibilità ad acquistare ed assaggiare prodotti innovativi. I consumatori con una maggiore conoscenza del settore dell’acquacoltura prestano più attenzione alla qualità dei mangimi e all’impatto ambientale della dieta. Infine, anche se il consumatore sembra pronto per questa innovazione, la maggior parte dei rispondenti non è disposta a pagare un sovraprezzo per tali prodotti.
Il ruolo della conoscenza nella percezione del consumatore del pesce alimentato a base di insetti / Roccatello, R.; Endrizzi, I.; Aprea, E.; Dabbou, S.. - ELETTRONICO. - (2022), pp. 34-34.
Il ruolo della conoscenza nella percezione del consumatore del pesce alimentato a base di insetti
Roccatello R.;Endrizzi I.;Aprea E.;Dabbou S.
2022-01-01
Abstract
Negli ultimi anni il settore dell’acquacoltura ha dovuto ricercare fonti alternative per la produzione di mangime, come intervento volto a mitigare l’impatto ambientale della sua catena di approvvigionamento. Un intervento che incontra anche il crescente interesse dei consumatori verso la sostenibilità e l’impatto che la produzione di cibo ha sull’ambiente. Tra queste fonti alternative, gli insetti si sono dimostrati estremamente validi come sostituti del mangime classico. Nonostante ciò, il pesce alimentato ad insetti è ancora percepito come un prodotto non convenzionale. Inoltre, ci sono ancora pochi studi nell’area Europea che si occupano di comportamento del consumatore relativo a prodotti di origine animale alimentati con insetti. Questo studio ha l’obiettivo di comprendere se il consumatore italiano è pronto per questa innovazione. Un questionario è stato proposto attraverso Google Forms a 303 consumatori di età compresa tra 18 e 78 anni (51% maschi). Sono stati raccolti dati riguardo la dieta, le abitudini di acquisto e il livello di conoscenza inerenti all’acquacoltura. Attraverso l’utilizzo di modelli di ANOVA ad una via, è stato stimato l’effetto che la dieta, la neofobia, l’attitudine alla sostenibilità, il comportamento d’acquisto, la conoscenza del settore, l’età, il genere, la regione di provenienza e la disponibilità a pagare hanno sull’importanza che il consumatore dà alla qualità dei mangimi, al cambiamento climatico, ad una spesa più sostenibile e alla sostenibilità in generale. In generale, maggiore è la conoscenza da parte del consumatore sui fattori indagati, maggiore è la disponibilità ad acquistare ed assaggiare prodotti innovativi. I consumatori con una maggiore conoscenza del settore dell’acquacoltura prestano più attenzione alla qualità dei mangimi e all’impatto ambientale della dieta. Infine, anche se il consumatore sembra pronto per questa innovazione, la maggior parte dei rispondenti non è disposta a pagare un sovraprezzo per tali prodotti.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione