Scopo di questa rassegna è presentare i principali utilizzi clinico-diagnostici del riflesso di trasalimento (startle) dal periodo fetale sino all’età adolescenziale. Nelle primissime fasi dello sviluppo lo startle è utilizzato prevalentemente come marcatore neurologico di possibili disfunzioni a livello del sistema nervoso centrale. Mediante l’analisi di alcuni indici clinici (come frequenza di comparsa, rapidità d’insorgenza, simmetricità, etc.) lo startle può essere utilizzato come rapido test antepartum del benessere del feto ed in seguito, nel periodo neonatale, come strumento clinico nella diagnosi di specifiche patologie o sindromi neurologiche. Nelle fasi successive dello sviluppo, nel periodo compreso tra l’età prescolare e l’adolescenza, l’utilizzo clinico dello startle è legato prevalentemente all’indagine eziogenetica dei disturbi affettivi. Lo startle, infatti, si è rivelato un affidabile marcatore (vulnerability marker; Merikangas, Avenevoli, Dierker, & Grillon, 1999) in grado di segnalare la vulnerabilità di alcuni bambini nei confronti dell’insorgenza di alcuni disturbi di natura affettiva, in particolare i disturbi d’ansia.

Il riflesso di trasalimento (startle) come marcatore clinico-diagnostico per l'indagine neurologica e psicologica nel corso dello sviluppo

Franchin, Laura;
2009-01-01

Abstract

Scopo di questa rassegna è presentare i principali utilizzi clinico-diagnostici del riflesso di trasalimento (startle) dal periodo fetale sino all’età adolescenziale. Nelle primissime fasi dello sviluppo lo startle è utilizzato prevalentemente come marcatore neurologico di possibili disfunzioni a livello del sistema nervoso centrale. Mediante l’analisi di alcuni indici clinici (come frequenza di comparsa, rapidità d’insorgenza, simmetricità, etc.) lo startle può essere utilizzato come rapido test antepartum del benessere del feto ed in seguito, nel periodo neonatale, come strumento clinico nella diagnosi di specifiche patologie o sindromi neurologiche. Nelle fasi successive dello sviluppo, nel periodo compreso tra l’età prescolare e l’adolescenza, l’utilizzo clinico dello startle è legato prevalentemente all’indagine eziogenetica dei disturbi affettivi. Lo startle, infatti, si è rivelato un affidabile marcatore (vulnerability marker; Merikangas, Avenevoli, Dierker, & Grillon, 1999) in grado di segnalare la vulnerabilità di alcuni bambini nei confronti dell’insorgenza di alcuni disturbi di natura affettiva, in particolare i disturbi d’ansia.
2009
Agnoli, S.; Dondi, M.; Franchin, Laura; Stoppa, E.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Agnoli, Dondi, Franchin, & Stoppa_2009_ PCS.doc.pdf

Solo gestori archivio

Tipologia: Post-print referato (Refereed author’s manuscript)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 109.92 kB
Formato Adobe PDF
109.92 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/66467
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus 0
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact