La tesi di dottorato “Il genius loci e l’architettura sostenibile. L’ambiente naturale e costruito della Val di Gresta” attiene alla definizione di una metodologia di studio efficace a descrivere i caratteri ricorrenti in un ambito territoriale omogeneo, analizzando il territorio nelle diverse scale da quella dell’insediamento a quella dell’edificio, a quella della tecnologia. Lo studio non doveva solo comprendere il paesaggio in tutte le sue componenti ma si è voluto definire i principi concettuali di trasformazione passati, attuali e futuri, e soprattutto questi ultimi al fine di riattivare un processo congruente e compatibile con al naturalità del territorio, con l’economia e la cultura del luogo. Nel corso del lavoro è stato analizzato il paesaggio della valle di Gresta, ove si è registrato un forte declino della diversità del paesaggio, con conseguente semplificazione del mosaico paesistico e la riduzione delle caratteristiche identitarie strutturali e culturali. E’ stata rilevata infatti la scomparsa di elementi strutturali caratterizzanti, come i terrazzamenti, la modificazione nella dimensione degli insediamenti e l’alterazione formale e tecnologica degli edifici. Le diverse sollecitazioni esterne che inducono le evoluzioni in un territorio sono continue, quindi è evidente che anche il processo di trasformazione deve proseguire, ma in rapporto simbiotico con l’esistente, come un tempo, dove le varie modificazioni si stratificavano nell’architettura e nel paesaggio. L’ analisi del paesaggio naturale e costruito e delle architetture della valle è quindi servita per comprendere l’evoluzione e la trasformazione nel corso dei secoli del rapporto di equilibrio stabilitosi tra artificio e contesto, analizzando le modificazioni avvenute alle diverse scale. La conservazione e valorizzazione del paesaggio sono il fine del processo di conoscenza intrapreso ma anche l’inizio di una sensibilizzazione alle politiche ambientali e di trasformazioni del costruito in cui assieme alle permanenze più o meno integre del sistema storico che ha caratterizzato i luoghi nel corso del tempo si attuano delle modificazioni congruenti legate ad attribuzioni di significato che contribuiscono a mantenere e ri-definire l’identità culturale del territorio.
Il genius loci e l'architettura sostenibile: l'ambiente naturale e costruito della Val di Gresta / Slongo, Cinzia. - (2012), pp. 1-214.
Il genius loci e l'architettura sostenibile: l'ambiente naturale e costruito della Val di Gresta
Slongo, Cinzia
2012-01-01
Abstract
La tesi di dottorato “Il genius loci e l’architettura sostenibile. L’ambiente naturale e costruito della Val di Gresta” attiene alla definizione di una metodologia di studio efficace a descrivere i caratteri ricorrenti in un ambito territoriale omogeneo, analizzando il territorio nelle diverse scale da quella dell’insediamento a quella dell’edificio, a quella della tecnologia. Lo studio non doveva solo comprendere il paesaggio in tutte le sue componenti ma si è voluto definire i principi concettuali di trasformazione passati, attuali e futuri, e soprattutto questi ultimi al fine di riattivare un processo congruente e compatibile con al naturalità del territorio, con l’economia e la cultura del luogo. Nel corso del lavoro è stato analizzato il paesaggio della valle di Gresta, ove si è registrato un forte declino della diversità del paesaggio, con conseguente semplificazione del mosaico paesistico e la riduzione delle caratteristiche identitarie strutturali e culturali. E’ stata rilevata infatti la scomparsa di elementi strutturali caratterizzanti, come i terrazzamenti, la modificazione nella dimensione degli insediamenti e l’alterazione formale e tecnologica degli edifici. Le diverse sollecitazioni esterne che inducono le evoluzioni in un territorio sono continue, quindi è evidente che anche il processo di trasformazione deve proseguire, ma in rapporto simbiotico con l’esistente, come un tempo, dove le varie modificazioni si stratificavano nell’architettura e nel paesaggio. L’ analisi del paesaggio naturale e costruito e delle architetture della valle è quindi servita per comprendere l’evoluzione e la trasformazione nel corso dei secoli del rapporto di equilibrio stabilitosi tra artificio e contesto, analizzando le modificazioni avvenute alle diverse scale. La conservazione e valorizzazione del paesaggio sono il fine del processo di conoscenza intrapreso ma anche l’inizio di una sensibilizzazione alle politiche ambientali e di trasformazioni del costruito in cui assieme alle permanenze più o meno integre del sistema storico che ha caratterizzato i luoghi nel corso del tempo si attuano delle modificazioni congruenti legate ad attribuzioni di significato che contribuiscono a mantenere e ri-definire l’identità culturale del territorio.File | Dimensione | Formato | |
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