Si riesaminano le osservazioni che Mussafia nel 1875 fece sulla sintassi del Decameron mostrando il legame di molti costrutti non grammaticali con la pragmatica del parlato. Boccaccio costrinse il parlato nelle forme della scrittura letteraria, un “letto di Procuste”; o, se si vuole, costruì un luogo in cui entravano in conflitto opposte strategie comunicative. Il confronto tra autografo hamiltoniano, idiografo parigino e codice Mannelli permette un esame autoptico dei passi e qualche considerazione nuova sull’uso della punteggiatura e sull’a capo dello scrittore. We re-examine the observations that Mussafia made in 1875 on the syntax of the Decameron, showing the link of many non-grammatical constructs with the pragmatics of speech. Boccaccio forced speech into the forms of literary writing, a “Procustean bed”; or, if you like, he built a place where opposing communication strategies came into conflict. The comparison between Hamiltonian autograph, Parisian idiographer and Mannelli codex allows an autoptic examination of the passages and some new considerations on the use of punctuation and on the writer’s head.
Letto di procuste. La grammaticalizzazione del parlato nell'autografo del Decameron / Baggio, Serenella. - In: ARCHIVIO NOVELLISTICO ITALIANO. - ISSN 2531-5218. - STAMPA. - 6:(2021), pp. 2-29.
Letto di procuste. La grammaticalizzazione del parlato nell'autografo del Decameron
Serenella Baggio
2021-01-01
Abstract
Si riesaminano le osservazioni che Mussafia nel 1875 fece sulla sintassi del Decameron mostrando il legame di molti costrutti non grammaticali con la pragmatica del parlato. Boccaccio costrinse il parlato nelle forme della scrittura letteraria, un “letto di Procuste”; o, se si vuole, costruì un luogo in cui entravano in conflitto opposte strategie comunicative. Il confronto tra autografo hamiltoniano, idiografo parigino e codice Mannelli permette un esame autoptico dei passi e qualche considerazione nuova sull’uso della punteggiatura e sull’a capo dello scrittore. We re-examine the observations that Mussafia made in 1875 on the syntax of the Decameron, showing the link of many non-grammatical constructs with the pragmatics of speech. Boccaccio forced speech into the forms of literary writing, a “Procustean bed”; or, if you like, he built a place where opposing communication strategies came into conflict. The comparison between Hamiltonian autograph, Parisian idiographer and Mannelli codex allows an autoptic examination of the passages and some new considerations on the use of punctuation and on the writer’s head.File | Dimensione | Formato | |
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