Nell’analisi dei processi di industrializzazione delle Marche la storiografia classica ha lungamente misconosciuto e tralasciato il ruolo giocato dalla famiglia dei principi Albani che si inscrive in un più vasto progetto di affermazione economica che ha riguardato anche altri comparti territoriali di antico regime quali la Romagna, il Lazio e la Lombardia. La ricerca, pioniera sotto il profilo anche delle fonti documentali utilizzate, analizza il lavoro precursore di questo casato la cuio mentalità manageriale risale al XV secolo e segue modelli mai sperimentati altrove nell’organizzazione delle prime forme di industrializzazione della regione, e cioè: investimento di ingenti capitali per rivitalizzare settori produttivi tradizionali languenti; centralizzazione delle attività manifatturiere più dinamiche nelle aree urbane; destinazione della produzione verso mercati lontani; scelta di attività innovative e pioniere;specializzazione nella produzione di articoli di lusso destinati ad un mercato di élite di respiro europeo; efficace riassetto logistico dei sistemi produttivi; particolare attenzione nel creare efficienti canali di distribuzione commerciale per lo smercio dei prodotti finiti e delle materie prime; potenziamento della viabilità regionale e transfrontaliera; progressiva modernizzazione delle forme di sfruttamento delle risorse e diversificazione delle iniziative imprenditoriali nell’ambito della progettazione integrata tra attività tradizionali e nuove espressioni produttive. Tali direttrici operative si distribuiscono nell’arco di circa quattro secoli durante i quali nessun settore economico-produttivo sfugge alle strategie imprenditoriali della famiglia determinando sul lungo periodo una complessa opera di riorganizzazione e di rimodellamento di interi contesti territoriali e segnature spesso indelebili nel paesaggio culturale della regione.

L'importanza dell'imprenditoria privata nella nascita della moderna economia marchigiana: il ruolo della famiglia Albani

Dai Prà, Elena
2006-01-01

Abstract

Nell’analisi dei processi di industrializzazione delle Marche la storiografia classica ha lungamente misconosciuto e tralasciato il ruolo giocato dalla famiglia dei principi Albani che si inscrive in un più vasto progetto di affermazione economica che ha riguardato anche altri comparti territoriali di antico regime quali la Romagna, il Lazio e la Lombardia. La ricerca, pioniera sotto il profilo anche delle fonti documentali utilizzate, analizza il lavoro precursore di questo casato la cuio mentalità manageriale risale al XV secolo e segue modelli mai sperimentati altrove nell’organizzazione delle prime forme di industrializzazione della regione, e cioè: investimento di ingenti capitali per rivitalizzare settori produttivi tradizionali languenti; centralizzazione delle attività manifatturiere più dinamiche nelle aree urbane; destinazione della produzione verso mercati lontani; scelta di attività innovative e pioniere;specializzazione nella produzione di articoli di lusso destinati ad un mercato di élite di respiro europeo; efficace riassetto logistico dei sistemi produttivi; particolare attenzione nel creare efficienti canali di distribuzione commerciale per lo smercio dei prodotti finiti e delle materie prime; potenziamento della viabilità regionale e transfrontaliera; progressiva modernizzazione delle forme di sfruttamento delle risorse e diversificazione delle iniziative imprenditoriali nell’ambito della progettazione integrata tra attività tradizionali e nuove espressioni produttive. Tali direttrici operative si distribuiscono nell’arco di circa quattro secoli durante i quali nessun settore economico-produttivo sfugge alle strategie imprenditoriali della famiglia determinando sul lungo periodo una complessa opera di riorganizzazione e di rimodellamento di interi contesti territoriali e segnature spesso indelebili nel paesaggio culturale della regione.
2006
1
Dai Prà, Elena
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