Questo contributo è dedicato ad analizzare due cartografie storiche settecentesche che raffigurano il territorio della Val Bisagno, in prossimità della città di Genova. La prima carta, disegnata da Matteo Vinzoni, rappresenta il percorso dell’antico acquedotto cittadino; la seconda, firmata da Claudio Storace, è dedicata a illustrare gli attingimenti illegali di acqua nell’alta valle. Tramite una operazione di ricomposizione con il loro contesto archivistico originario, è stato possibile ricostruire le cause, gli obbiettivi e le modalità della loro produzione. L’analisi critica delle fonti archivistiche ha permesso di valutare il contesto storico delle carte, il loro uso nel tempo e l’affidabilità delle informazioni riportate al loro interno. Entrambi i documenti sono stati prodotti durante una serie di conflitti per l’uso delle risorse idriche che hanno contrapposto le autorità cittadine e le comunità locali e i grandi proprietari, e sono state usate dalle prime come strumenti di legittimazione dei loro diritti di attingimento. All’interno delle mappe manoscritte sono riportate una serie di informazioni relative al paesaggio al sistema agro-silvo-pastorale e all’economia locali del XVIII secolo, tra cui la distribuzione del sistema fondiario, degli usi del suolo, dei terrazzamenti e degli opifici idraulici lungo la valle, che sono ad oggi completamente scomparsi. Il risultato dell’indagine mostra le potenzialità offerte della cartografia storica, che fornisce informazioni sia sulla storia delle risorse ambientali e dei paesaggi, sia sulle strategie degli attori sociali per controllare le risorse nel passato.
The article focuses on two maps which depict the Bisagno Valley, near the city of Genoa, in the XVIII century. The first was drawn by Matteo Vinzoni and focuses on the ancient aqueduct of the city; the second is signed by Claudio Storace and is devoted to illegal water withdrawal. Tracking down the original archival context it has been possible to reconstruct the reasons, the objectives and the methods of their production. The critical analysis of archival sources brings new light on the maps context, their use over time and the quality of data inscribed in them. Both maps were produced as a result of conflict between city authorities, local communities and landlords over water resources and were used as instrument of interest legitimacy by Genoa. Moreover, they provide many information regarding XVIII century landscape, agro-sylvo-pastoral systems and economy. This includes patterns of land tenure, land uses, terracing and manufacturing activities along the valley, which have now completely disappeared. The results show the potential offered by historical maps, which provide information both on the history of environmental resources and past landscapes, and on strategies to control resources in the past.
Conflitti per le risorse ambientali e produzione cartografica: la cartografia storica settecentesca dell’acquedotto di Genova / Gabellieri, Nicola. - In: GEOTEMA. - ISSN 1126-7798. - 58:(2018), pp. 95-102.
Conflitti per le risorse ambientali e produzione cartografica: la cartografia storica settecentesca dell’acquedotto di Genova
Gabellieri, Nicola
2018-01-01
Abstract
Questo contributo è dedicato ad analizzare due cartografie storiche settecentesche che raffigurano il territorio della Val Bisagno, in prossimità della città di Genova. La prima carta, disegnata da Matteo Vinzoni, rappresenta il percorso dell’antico acquedotto cittadino; la seconda, firmata da Claudio Storace, è dedicata a illustrare gli attingimenti illegali di acqua nell’alta valle. Tramite una operazione di ricomposizione con il loro contesto archivistico originario, è stato possibile ricostruire le cause, gli obbiettivi e le modalità della loro produzione. L’analisi critica delle fonti archivistiche ha permesso di valutare il contesto storico delle carte, il loro uso nel tempo e l’affidabilità delle informazioni riportate al loro interno. Entrambi i documenti sono stati prodotti durante una serie di conflitti per l’uso delle risorse idriche che hanno contrapposto le autorità cittadine e le comunità locali e i grandi proprietari, e sono state usate dalle prime come strumenti di legittimazione dei loro diritti di attingimento. All’interno delle mappe manoscritte sono riportate una serie di informazioni relative al paesaggio al sistema agro-silvo-pastorale e all’economia locali del XVIII secolo, tra cui la distribuzione del sistema fondiario, degli usi del suolo, dei terrazzamenti e degli opifici idraulici lungo la valle, che sono ad oggi completamente scomparsi. Il risultato dell’indagine mostra le potenzialità offerte della cartografia storica, che fornisce informazioni sia sulla storia delle risorse ambientali e dei paesaggi, sia sulle strategie degli attori sociali per controllare le risorse nel passato.File | Dimensione | Formato | |
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