La guerra come grande esperimento sociale: l’occasione sociolinguistica di Leo Spitzer

Scienze storiche e linguistica si incontrano in una fonte importante della Grande Guerra, le Lettere di prigionieri italiani di L. Spitzer. Nel contributo se ne analizzano temi e spunti metodologici ancora non completamente messi a frutto da chi studia le scritture popolari, non ultima la concezione di lingua popolare come lingua comune, Umgangsprache, derivata da H. Wunderlich. Anche la genesi del libro mostra intenzioni contraddittorie, in parte cambiate al momento della pubblicazione, e corrisponde ad un più generale interesse dell'intellettualità tedesca ad approfittare della particolare contingenza bellica e del concentrazionismo nei campi di prigionia per sviluppare ricerche sociali orientate verso la psicologia dei popoli, l'antropologia fisica e culturale, con i moderni ausili tecnici all'elicitazione dei dati (registrazioni fonografiche, documentazione filmica e fotografica, inchieste metodiche finanziate con fondi statali e appoggiate a strutture militari).