Il saggio esamina la sent. n. 1 del 2014 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcuni istituti della legge elettorale parlamentare, quali il premio di maggioranza privo di soglia minima per il suo conseguimento e la lista bloccata, nella quale l’ordine dei candidati non è modificabile dall’elettore attraverso l’espressione del voto di preferenza. I risultati dell’analisi vengono quindi applicati alle leggi elettorali regionali, al fine di valutarne la compatibilità con la giurisprudenza costituzionale in discorso.
Sulla possibile estensione della recente giurisprudenza costituzionale (sent. n. 1 del 2014) alle legislazioni elettorali regionali. Vita e destino dei tre porcellini, post «porcellum»
Cosulich, Matteo
2014-01-01
Abstract
Il saggio esamina la sent. n. 1 del 2014 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale di alcuni istituti della legge elettorale parlamentare, quali il premio di maggioranza privo di soglia minima per il suo conseguimento e la lista bloccata, nella quale l’ordine dei candidati non è modificabile dall’elettore attraverso l’espressione del voto di preferenza. I risultati dell’analisi vengono quindi applicati alle leggi elettorali regionali, al fine di valutarne la compatibilità con la giurisprudenza costituzionale in discorso.File in questo prodotto:
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