La gestione dei rifiuti nei paesi dell’Unione Europea sta cambiando rapidamente negli ultimi anni grazie agli sviluppi chiesti dalle direttive più recenti. In questo scenario un importante riferimento europeo è sicuramente dato dall’aggiornamento della Direttiva quadro sui rifiuti, che sottolinea l’importanza della valorizzazione effettiva dei rifiuti urbani prodotti: almeno il 50% entro il 2020, tramite l’utilizzo di più opzioni integrate (riuso, riciclaggio, recupero). Un altro significativo riferimento normativo riguarda la direttiva sui Combustibili Solidi Secondari (CSS), recentemente recepita in Italia tramite il decreto legislativo 205/2010. In questo contesto la raccolta differenziata (RD) ha un ruolo sempre più significativo, tanto a livello nazionale quanto europeo, pur permanendo alcune criticità in ampie zone non ancora ben organizzate in tal senso. Come conseguenza, la composizione dei rifiuti urbani residui (RUR) sta cambiando non solo per via dello sviluppo economico (peraltro ultimamente soggetto a contrazione a causa della ben nota crisi), ma anche per via del ruolo delle efficienze dei sistemi di raccolta (che lasciano nei RUR quantità sempre minori di materiali riciclabili). E’ chiaro che in questo contesto l’input degli impianti di trattamento dei RUR varia nel tempo sia qualitativamente che quantitativamente, con ripercussioni a livello sia progettuale sia gestionale. La presentazione riguarderà casi di studio caratterizzati da differenti scenari di RD (porta a porta e/o contenitori stradali) e conseguente generazione di CSS, con e senza bioesiccazione e post-trattamento. Variando le efficienze di raccolta è infatti possibile evidenziare alcune conseguenze sulla gestione dei rifiuti che i decisori dovrebbero tenere in conto quando devono programmare investimenti nel settore. Un accenno riguarderà anche il tema del WebGIS applicato alla raccolta dei rifiuti per ottimizzare il sistema porta a porta ed ottenere efficienze di RD particolarmente elevate.
Rifiuto urbano residuo o combustibile solido secondario?
Rada, Elena Cristina
2013-01-01
Abstract
La gestione dei rifiuti nei paesi dell’Unione Europea sta cambiando rapidamente negli ultimi anni grazie agli sviluppi chiesti dalle direttive più recenti. In questo scenario un importante riferimento europeo è sicuramente dato dall’aggiornamento della Direttiva quadro sui rifiuti, che sottolinea l’importanza della valorizzazione effettiva dei rifiuti urbani prodotti: almeno il 50% entro il 2020, tramite l’utilizzo di più opzioni integrate (riuso, riciclaggio, recupero). Un altro significativo riferimento normativo riguarda la direttiva sui Combustibili Solidi Secondari (CSS), recentemente recepita in Italia tramite il decreto legislativo 205/2010. In questo contesto la raccolta differenziata (RD) ha un ruolo sempre più significativo, tanto a livello nazionale quanto europeo, pur permanendo alcune criticità in ampie zone non ancora ben organizzate in tal senso. Come conseguenza, la composizione dei rifiuti urbani residui (RUR) sta cambiando non solo per via dello sviluppo economico (peraltro ultimamente soggetto a contrazione a causa della ben nota crisi), ma anche per via del ruolo delle efficienze dei sistemi di raccolta (che lasciano nei RUR quantità sempre minori di materiali riciclabili). E’ chiaro che in questo contesto l’input degli impianti di trattamento dei RUR varia nel tempo sia qualitativamente che quantitativamente, con ripercussioni a livello sia progettuale sia gestionale. La presentazione riguarderà casi di studio caratterizzati da differenti scenari di RD (porta a porta e/o contenitori stradali) e conseguente generazione di CSS, con e senza bioesiccazione e post-trattamento. Variando le efficienze di raccolta è infatti possibile evidenziare alcune conseguenze sulla gestione dei rifiuti che i decisori dovrebbero tenere in conto quando devono programmare investimenti nel settore. Un accenno riguarderà anche il tema del WebGIS applicato alla raccolta dei rifiuti per ottimizzare il sistema porta a porta ed ottenere efficienze di RD particolarmente elevate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione