A partire dalla lettura del lavoro di Karen Barad, Meeting the Universe Halfway, Quantum Physics and the Entanglement of Matter and Meaning mi propongo di prendere in esame i punti di convergenza e divergenza tra due diversi dibattiti sui STS: quello di ispirazione femminista e quello ispirato all'Actor-Network Theory. Il contributo parte dall’ipotesi che il sempre più crescente interesse verso il reale e l’ontologia e il ripudio del paradigma rappresentazionista in favore di un paradigma performativo, siano, in entrambi i dibattiti, influenzati in maniera più o meno esplicita, dalla filosofia deleuziana e dal suo approccio al reale come divenire. Infine, metto in evidenza come le due tradizioni di studio hanno inteso questa apertura alla complessità del reale e le implicazioni, anche politiche, dei due differenti progetti epistemologici.
Meeting the Universe Halfway: il dibattito femminista e l’Actor-Network Theory.
Castiello, Restituta
2010-01-01
Abstract
A partire dalla lettura del lavoro di Karen Barad, Meeting the Universe Halfway, Quantum Physics and the Entanglement of Matter and Meaning mi propongo di prendere in esame i punti di convergenza e divergenza tra due diversi dibattiti sui STS: quello di ispirazione femminista e quello ispirato all'Actor-Network Theory. Il contributo parte dall’ipotesi che il sempre più crescente interesse verso il reale e l’ontologia e il ripudio del paradigma rappresentazionista in favore di un paradigma performativo, siano, in entrambi i dibattiti, influenzati in maniera più o meno esplicita, dalla filosofia deleuziana e dal suo approccio al reale come divenire. Infine, metto in evidenza come le due tradizioni di studio hanno inteso questa apertura alla complessità del reale e le implicazioni, anche politiche, dei due differenti progetti epistemologici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione