L'articolo discute l'attribuzione del compendio De Philosophia Aristotelis allo storico Nicola Damasceno, vissuto nel I sec. a.C.). Essa è corrente ma non provata, né probabile. Invece, vi è ragione di credere che il compendio sia opera di un peripatetico di nome di Nicola, vissuto intorno al IV secolo dC. Pertanto, scompare una prova di interesse per e conoscenza di una gran parte del corpus di Aristotele dal I secolo a.C. o agli inizi del primo secolo d.C., così come anche la prova dell'esistenza del titolo e dell'opera 'Metafisica' (conosciuta dall'autore del compendio) nella stessa epoca. D'altra parte, l'idea che l'attività della scuola peripatetica si fermi con Alessandro di Afrodisia, e che Temistio nel IV secolo sarebbe una sorta di eccezione, si trova indebolita dall'importanza di questo nuovo esempio. In effetti, una cultura aristotelica deve essere stata ancora in vita al momento di Temistio e Nicola: a quest'epoca, fondamentali strumenti di lavoro vengono prodotti e inseriti nell'uso sia per le attività didattiche scolastiche e per la trasmissione della filosofia di Aristotele a periodi successivi.
"Nicolas le Péripatéticien, dit le Damascène: notes pour une étude"
Fazzo, Silvia
2012-01-01
Abstract
L'articolo discute l'attribuzione del compendio De Philosophia Aristotelis allo storico Nicola Damasceno, vissuto nel I sec. a.C.). Essa è corrente ma non provata, né probabile. Invece, vi è ragione di credere che il compendio sia opera di un peripatetico di nome di Nicola, vissuto intorno al IV secolo dC. Pertanto, scompare una prova di interesse per e conoscenza di una gran parte del corpus di Aristotele dal I secolo a.C. o agli inizi del primo secolo d.C., così come anche la prova dell'esistenza del titolo e dell'opera 'Metafisica' (conosciuta dall'autore del compendio) nella stessa epoca. D'altra parte, l'idea che l'attività della scuola peripatetica si fermi con Alessandro di Afrodisia, e che Temistio nel IV secolo sarebbe una sorta di eccezione, si trova indebolita dall'importanza di questo nuovo esempio. In effetti, una cultura aristotelica deve essere stata ancora in vita al momento di Temistio e Nicola: a quest'epoca, fondamentali strumenti di lavoro vengono prodotti e inseriti nell'uso sia per le attività didattiche scolastiche e per la trasmissione della filosofia di Aristotele a periodi successivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione