La nuova disciplina dell’IMU, prevedendo che gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, poiché non abitati dal proprietario, siano sottoposti all’aliquota riservata alle seconde case, di fatto non riconosce lo "status" di abitazione principale agli alloggi in godimento, la cui assegnazione è subordinata precisamente alla non possidenza di un altro alloggio. Il problema potrebbe essere agevolmente superato, riconoscendo alla cooperativa a proprietà indivisa, per i singoli immobili, il trattamento fiscale che spetterebbe al socio assegnatario se l’immobile gli fosse attribuito in proprietà divisa: in tal modo si eviterebbe una palese discriminazione che altrimenti graverà sui soggetti più deboli. In questo contributo vengono ricostruite le caratteristiche dello scambio ulteriore, rispetto al rapporto associativo, tipico delle cooperative a proprietà indivisa.
L'impatto dell'IMU sulle cooperative edilizie a proprietàindivisa
Camellini, Alberto
2012-01-01
Abstract
La nuova disciplina dell’IMU, prevedendo che gli immobili delle cooperative edilizie a proprietà indivisa, poiché non abitati dal proprietario, siano sottoposti all’aliquota riservata alle seconde case, di fatto non riconosce lo "status" di abitazione principale agli alloggi in godimento, la cui assegnazione è subordinata precisamente alla non possidenza di un altro alloggio. Il problema potrebbe essere agevolmente superato, riconoscendo alla cooperativa a proprietà indivisa, per i singoli immobili, il trattamento fiscale che spetterebbe al socio assegnatario se l’immobile gli fosse attribuito in proprietà divisa: in tal modo si eviterebbe una palese discriminazione che altrimenti graverà sui soggetti più deboli. In questo contributo vengono ricostruite le caratteristiche dello scambio ulteriore, rispetto al rapporto associativo, tipico delle cooperative a proprietà indivisa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione