Questo articolo è l’analisi di una particolare tipologia della scrittura infantile: la lettera. Nella prima parte analizzo dal punto di vista storico-linguistico un corpus di ottanta lettere, redatte negli anni Sessanta del secolo scorso da bambini d’età compresa tra gli 8 e i 9 anni e inviate alla cantante veronese, allora popolare, Gigliola Cinquetti. Sessanta bambini hanno scritto spontaneamente le loro lettere: venti provengono dal Nord Italia, altrettante dal Centro e dal Meridione. Una comparazione con ventitré lettere scritte dagli alunni della scuola di S. Pietro in Cariano (VR) negli stessi anni alla cantante ha messo in luce somiglianze e differenze tra le due tipologie di scrittura: quella spontanea di “bambini scriventi” e quella guidata di “scriventi-discenti”. Nella seconda parte riporto i risultati di un’esperienza didattica: anche oggi la tipologia della lettera viene insegnata nella scuola elementare italiana e nelle lettere fittizie che gli alunni di una classe quarta di Trento hanno scritto al loro cantante preferito si nota come rimanga costante il rapporto fra tradizione (norma scolastica) e innovazione (linguaggio della modernità, strutture del parlato nello scritto).
Bambini spontanei e scriventi-discenti: scrittura spontanea e scrittura guidata a confronto in un corpus di lettere a Gigliola Cinquetti
Giovannini, Michela
2010-01-01
Abstract
Questo articolo è l’analisi di una particolare tipologia della scrittura infantile: la lettera. Nella prima parte analizzo dal punto di vista storico-linguistico un corpus di ottanta lettere, redatte negli anni Sessanta del secolo scorso da bambini d’età compresa tra gli 8 e i 9 anni e inviate alla cantante veronese, allora popolare, Gigliola Cinquetti. Sessanta bambini hanno scritto spontaneamente le loro lettere: venti provengono dal Nord Italia, altrettante dal Centro e dal Meridione. Una comparazione con ventitré lettere scritte dagli alunni della scuola di S. Pietro in Cariano (VR) negli stessi anni alla cantante ha messo in luce somiglianze e differenze tra le due tipologie di scrittura: quella spontanea di “bambini scriventi” e quella guidata di “scriventi-discenti”. Nella seconda parte riporto i risultati di un’esperienza didattica: anche oggi la tipologia della lettera viene insegnata nella scuola elementare italiana e nelle lettere fittizie che gli alunni di una classe quarta di Trento hanno scritto al loro cantante preferito si nota come rimanga costante il rapporto fra tradizione (norma scolastica) e innovazione (linguaggio della modernità, strutture del parlato nello scritto).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione