Negli ultimi anni i reati d’identità sono cresciuti molto, ma poco si è studiato come talvolta siano le vittime a diffondere involontariamente i propri dati personali. A questo riguardo i social network (Facebook in particolare) possono divenire una fonte di informazioni vastissima per criminali intenzionati a sottrarre/frodare identità altrui. Questo articolo propone un modello di valutazione del rischio di reati d’identità che possono essere perpetrati utilizzando informazioni personali pubblicate su Facebook e rese visibili a chiunque abbia un account sul social network. Tale modello è stato poi impiegato per uno studio su 1000 utenti italiani di Facebook evidenziando come il 9,7% di questi condivida una serie di dati sensibili che li espone al furto/frode d’identità e quali siano le caratteristiche (età, genere, ecc.) di queste persone e potenziali vittime.
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Titolo: | Facebook e rischio di pubblicare informazioni utili per reati d’identità | |
Autori: | Cauduro, Andrea | |
Autori Unitn: | ||
Titolo del periodico: | RASSEGNA ITALIANA DI CRIMINOLOGIA | |
Anno di pubblicazione: | 2012 | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11572/89515 | |
Appare nelle tipologie: | 03.1 Articolo su rivista (Journal article) |