Il saggio indaga il tema centrale di diritto processuale civile dei limiti oggettivi della cosa giudicata muovendo dall'esame della teoria tedesca di Albrecht Zeuner (elaborata nella metà del secolo scorso) e delle sue emersioni nella giurisprudenza odierna, non solo nazionale, ma anche straniera. Teoria di grande fascinazione per il suo favore verso l'estensione dei limiti oggettivi della res judicata oltre il mero dispositivo, quella zeuneriana rimane però estremamente controversa, per la non facile determinazione dei suoi confini applicativi, fondati sull'idea dei cc.dd. nessi sostanziali tra situazioni giuridiche oggetto di processi successivi. Nonostante la poca adesione che la tesi ha avuto nella dottrina tedesca, essa risulta evocata dalla casistica soprattutto austriaca, ma anche, quanto meno nella sostanza, svizzera, italiana e giapponese. A dimostrazione di come la tradizionale concezione della portata oggettiva del giudicato necessiti di una rivisitazione che ne allarghi i confini e che quindi riveda la dogmatica sulla res judicata sinora abbracciata dalla dottrina maggioritaria.
Una "benefica inquietudine". Note comparate in tema di oggetto del giudicato nella giurisprudenza alla luce delle tesi zeuneriane
Dalla Bontà, Silvana
2011-01-01
Abstract
Il saggio indaga il tema centrale di diritto processuale civile dei limiti oggettivi della cosa giudicata muovendo dall'esame della teoria tedesca di Albrecht Zeuner (elaborata nella metà del secolo scorso) e delle sue emersioni nella giurisprudenza odierna, non solo nazionale, ma anche straniera. Teoria di grande fascinazione per il suo favore verso l'estensione dei limiti oggettivi della res judicata oltre il mero dispositivo, quella zeuneriana rimane però estremamente controversa, per la non facile determinazione dei suoi confini applicativi, fondati sull'idea dei cc.dd. nessi sostanziali tra situazioni giuridiche oggetto di processi successivi. Nonostante la poca adesione che la tesi ha avuto nella dottrina tedesca, essa risulta evocata dalla casistica soprattutto austriaca, ma anche, quanto meno nella sostanza, svizzera, italiana e giapponese. A dimostrazione di come la tradizionale concezione della portata oggettiva del giudicato necessiti di una rivisitazione che ne allarghi i confini e che quindi riveda la dogmatica sulla res judicata sinora abbracciata dalla dottrina maggioritaria.File | Dimensione | Formato | |
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