L’articolo descrive in primo luogo il contesto nel quale è formulata la terminologia privatistica dell’Unione Europea. Utilizzando la metodologia del diritto comparato si è proceduto a estrarre la terminologia giuridica dell’Unione Europea dal formante legislativo, giurisprudenziale e dottrinale. Le diverse componenti hanno fatto emergere la presenza di “nomadismi di senso” nelle parole del diritto europeo, ossia parole identiche che esprimono concetti giuridici diversi. Ciò è dovuto al fatto che la redazione della terminologia dell’Unione europea è basata su una ricerca di coerenza che, a volte, è di carattere linguistico e non tecnico giuridico, in quanto guidata principalmente dal criterio dell’equivalenza semantica delle parole in tutte le versioni linguistiche. Si tratta di un fenomeno che da tempo in sede europea viene definito “precedente linguistico”. In seconda battuta, attraverso l’esempio di due termini – “habitual residence” e “provvision f services” - si è dimostrato come in assenza di un sistema giuridico e terminologico del diritto privato dell’Unione europea al quale ricondurre questi concetti è la Corte di Giustizia dell’Unione europea ad effettuarne una ridefinizione dal punto di vista terminologico e giuridico, così da contestualizzare ed attribuire a tali termini una nuova portata concettuale. Si è infine fatto breve cenno al rapporto tra terminologia europea e terminologia del Draft Common Frame of Reference, strumento commissionato dall’Unione europea, che, far le sue diverse funzioni, costituirà in parte la base per la redazione del “Diritto comune europeo della vendita” (un tempo denominato “Strumento opzionale”).

Linguistic Precedent and Nomadic Meanings in EC Private Law

Ioriatti, Elena
2009-01-01

Abstract

L’articolo descrive in primo luogo il contesto nel quale è formulata la terminologia privatistica dell’Unione Europea. Utilizzando la metodologia del diritto comparato si è proceduto a estrarre la terminologia giuridica dell’Unione Europea dal formante legislativo, giurisprudenziale e dottrinale. Le diverse componenti hanno fatto emergere la presenza di “nomadismi di senso” nelle parole del diritto europeo, ossia parole identiche che esprimono concetti giuridici diversi. Ciò è dovuto al fatto che la redazione della terminologia dell’Unione europea è basata su una ricerca di coerenza che, a volte, è di carattere linguistico e non tecnico giuridico, in quanto guidata principalmente dal criterio dell’equivalenza semantica delle parole in tutte le versioni linguistiche. Si tratta di un fenomeno che da tempo in sede europea viene definito “precedente linguistico”. In seconda battuta, attraverso l’esempio di due termini – “habitual residence” e “provvision f services” - si è dimostrato come in assenza di un sistema giuridico e terminologico del diritto privato dell’Unione europea al quale ricondurre questi concetti è la Corte di Giustizia dell’Unione europea ad effettuarne una ridefinizione dal punto di vista terminologico e giuridico, così da contestualizzare ed attribuire a tali termini una nuova portata concettuale. Si è infine fatto breve cenno al rapporto tra terminologia europea e terminologia del Draft Common Frame of Reference, strumento commissionato dall’Unione europea, che, far le sue diverse funzioni, costituirà in parte la base per la redazione del “Diritto comune europeo della vendita” (un tempo denominato “Strumento opzionale”).
2009
6
Ioriatti, Elena
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