Il dibattito su Basilea 2 ha enfatizzato l’importanza della comunicazione finanziaria aziendale. L’insistenza sulla qualità dell’informazione fornita alle banche ha di riflesso acuito l’attenzione per i processi di amministrazione, controllo e finanza: senza un efficace circuito interno di produzione e utilizzo di informazione finanziaria, la comunicazione esterna è un esercizio formale e ultimamente sterile, come una pianta priva di terreno e di radici. E’ sempre più chiara e diffusa la consapevolezza del gap tra il fabbisogno di conoscenze e sistemi informativi e lo stato dell’arte della funzione finanza delle nostre Pmi. Sta quindi crescendo una domanda di competenze qualificate, che viene espressa innanzitutto dalle imprese che governano catene del valore a rischio di spiazzamento per effetto della concorrenza internazionale. In questo articolo si delineano i contenuti ideali del servizio di consulenza finanziaria integrata alle Pmi che potrebbe rispondere alle esigenze prima ricordate. Successivamente, si confronta il profilo ideale di questa attività con lo stato dell’arte sul nostro mercato, evidenziando le componenti della domanda ad oggi insoddisfatte o inespresse. Si propone infine il modello del business office, concepito come consulente continuativo delle Pmi a carattere familiare che sono prive di un’autonoma funzione di amministrazione, controllo e finanza. Il business office supporta i clienti nella gestione finanziaria dell’impresa in maniera coordinata con la gestione del patrimonio extra-aziendale, con l’obiettivo di massimizzare la ricchezza netta dei clienti nel rispetto di due vincoli irrinunciabili:assicurare un profilo minimo di flusso di cassa prelevabile dai proprietari. e difendere un valore minimo di liquidazione del patrimonio consolidato (impresa + famiglia) calcolato in ipotesi di dissesto aziendale o di trasferimento dell’impresa. Partendo da tale modello ideale, si evidenziano le condizioni per lo sviluppo dell’attività di consulenza finanziaria integrata, e i suoi impatti sul mercato dei servizi bancari alle imprese.
Un modello di business per la consulenza finanziaria integrata alle Pmi
Erzegovesi, Luca
2005-01-01
Abstract
Il dibattito su Basilea 2 ha enfatizzato l’importanza della comunicazione finanziaria aziendale. L’insistenza sulla qualità dell’informazione fornita alle banche ha di riflesso acuito l’attenzione per i processi di amministrazione, controllo e finanza: senza un efficace circuito interno di produzione e utilizzo di informazione finanziaria, la comunicazione esterna è un esercizio formale e ultimamente sterile, come una pianta priva di terreno e di radici. E’ sempre più chiara e diffusa la consapevolezza del gap tra il fabbisogno di conoscenze e sistemi informativi e lo stato dell’arte della funzione finanza delle nostre Pmi. Sta quindi crescendo una domanda di competenze qualificate, che viene espressa innanzitutto dalle imprese che governano catene del valore a rischio di spiazzamento per effetto della concorrenza internazionale. In questo articolo si delineano i contenuti ideali del servizio di consulenza finanziaria integrata alle Pmi che potrebbe rispondere alle esigenze prima ricordate. Successivamente, si confronta il profilo ideale di questa attività con lo stato dell’arte sul nostro mercato, evidenziando le componenti della domanda ad oggi insoddisfatte o inespresse. Si propone infine il modello del business office, concepito come consulente continuativo delle Pmi a carattere familiare che sono prive di un’autonoma funzione di amministrazione, controllo e finanza. Il business office supporta i clienti nella gestione finanziaria dell’impresa in maniera coordinata con la gestione del patrimonio extra-aziendale, con l’obiettivo di massimizzare la ricchezza netta dei clienti nel rispetto di due vincoli irrinunciabili:assicurare un profilo minimo di flusso di cassa prelevabile dai proprietari. e difendere un valore minimo di liquidazione del patrimonio consolidato (impresa + famiglia) calcolato in ipotesi di dissesto aziendale o di trasferimento dell’impresa. Partendo da tale modello ideale, si evidenziano le condizioni per lo sviluppo dell’attività di consulenza finanziaria integrata, e i suoi impatti sul mercato dei servizi bancari alle imprese.File | Dimensione | Formato | |
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