Il lavoro mette in luce in chiave critica contraddizioni dogmatiche ed inadeguatezze politiche di un orientamento giurisprudenziale eccessivamente estensivo in tema di diritto alla difesa dell'imputato. In particolare si contesta l'opportunità di applicare la scriminante dell'esercizio di un diritto ai casi di "nemo tenetur se detegere" non coperti espressamente dalla previsione dell'art. 384 c.p., quando si tratta di reati commessi per evitare di evidenziare la commissione di precedenti reati.
Nemo tenetur se detegere sostanziale: qualche nuova riflessione alla luce di recenti contrasti giurisprudenziali
Fornasari, Gabriele
2008-01-01
Abstract
Il lavoro mette in luce in chiave critica contraddizioni dogmatiche ed inadeguatezze politiche di un orientamento giurisprudenziale eccessivamente estensivo in tema di diritto alla difesa dell'imputato. In particolare si contesta l'opportunità di applicare la scriminante dell'esercizio di un diritto ai casi di "nemo tenetur se detegere" non coperti espressamente dalla previsione dell'art. 384 c.p., quando si tratta di reati commessi per evitare di evidenziare la commissione di precedenti reati.File in questo prodotto:
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