Questo saggio espone argomenti e dati empirici che smentiscono la diffusa idea che il nostro Paese soffra di un deficit di laureati. Oggi l’espansione del numero di laureati non pare essere una priorità per lo sviluppo economico, né la via privilegiata per una maggiore equità sociale nell’istruzione. Nel saggio si suggerisce che la vera priorità da perseguire oggi è ridistribuire, piuttosto che espandere, le opportunità di studio: tra gruppi sociali, ma anche tra corsi di laurea, tra lauree di primo e di secondo livello, tra fasi del ciclo di vita. La riforma universitaria del 3+2 non ha rimediato agli squilibri e alle iniquità sociali esistenti ma ha invece promosso un modello di espansione incontrollata, caratterizzato da un’offerta formativa ibrida e mal definita. Nel saggio vengono discusse quattro proposte di riforma che consentirebbero di affrontare questi problemi e di migliorare la qualità degli apprendimenti universitari e la spendibilità occupazionale delle lauree. Questi rimedi sono poco dispendiosi e possono essere adottati subito, senza stravolgere il quadro normativo attuale.
Contro l’espansione dell’istruzione (e per la sua ridistribuzione) Il caso della riforma universitaria del 3+2
Barone, Carlo
2012-01-01
Abstract
Questo saggio espone argomenti e dati empirici che smentiscono la diffusa idea che il nostro Paese soffra di un deficit di laureati. Oggi l’espansione del numero di laureati non pare essere una priorità per lo sviluppo economico, né la via privilegiata per una maggiore equità sociale nell’istruzione. Nel saggio si suggerisce che la vera priorità da perseguire oggi è ridistribuire, piuttosto che espandere, le opportunità di studio: tra gruppi sociali, ma anche tra corsi di laurea, tra lauree di primo e di secondo livello, tra fasi del ciclo di vita. La riforma universitaria del 3+2 non ha rimediato agli squilibri e alle iniquità sociali esistenti ma ha invece promosso un modello di espansione incontrollata, caratterizzato da un’offerta formativa ibrida e mal definita. Nel saggio vengono discusse quattro proposte di riforma che consentirebbero di affrontare questi problemi e di migliorare la qualità degli apprendimenti universitari e la spendibilità occupazionale delle lauree. Questi rimedi sono poco dispendiosi e possono essere adottati subito, senza stravolgere il quadro normativo attuale.File | Dimensione | Formato | |
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