Nei limiti di questo contributo ci si propone di esplorare il rapporto tra capitale sociale (CS) e salute, focalizzando il ruolo e le sfide poste in capo al settore del non profit. Il percorso si articola in tre tappe. Nella prima attingiamo ai contributi che hanno configurato il CS nei suoi tratti teorici principali. In una selezione effettuata secondo criteri tipologici, per nulla esaustivi, ci si sofferma, dapprima su accezioni micro, da Bourdieu a Coleman, poi su accezioni macro, con Putnam e Fukuyama. In seconda battuta ricostruiamo alcuni tra i percorsi più emblematici che hanno esplorato la correlazione tra CS e salute. Il riferimento pressoché totale alla letteratura straniera muove la nostra atten-zione verso presupposti interpretativi consolidati al confine tra sociologia ed epidemiologia sociale, dove abbiamo isolato due scuole di pensiero, l’una attenta ai fattori strutturali, l’altra a quelli psico-sociali, con coerenti approcci anche sul fronte delle politiche sociali. Nella terza parte concentriamo le energie sul settore del non profit, nell’intento di chiarire se il CS possa costituire una risorsa per attivare servizi nel campo della salute, nonché quali stili organizzativi possano renderli più efficace e fruibili.
Capitale sociale e salute: quali sfide per il non profit?
Galesi, Davide
2006-01-01
Abstract
Nei limiti di questo contributo ci si propone di esplorare il rapporto tra capitale sociale (CS) e salute, focalizzando il ruolo e le sfide poste in capo al settore del non profit. Il percorso si articola in tre tappe. Nella prima attingiamo ai contributi che hanno configurato il CS nei suoi tratti teorici principali. In una selezione effettuata secondo criteri tipologici, per nulla esaustivi, ci si sofferma, dapprima su accezioni micro, da Bourdieu a Coleman, poi su accezioni macro, con Putnam e Fukuyama. In seconda battuta ricostruiamo alcuni tra i percorsi più emblematici che hanno esplorato la correlazione tra CS e salute. Il riferimento pressoché totale alla letteratura straniera muove la nostra atten-zione verso presupposti interpretativi consolidati al confine tra sociologia ed epidemiologia sociale, dove abbiamo isolato due scuole di pensiero, l’una attenta ai fattori strutturali, l’altra a quelli psico-sociali, con coerenti approcci anche sul fronte delle politiche sociali. Nella terza parte concentriamo le energie sul settore del non profit, nell’intento di chiarire se il CS possa costituire una risorsa per attivare servizi nel campo della salute, nonché quali stili organizzativi possano renderli più efficace e fruibili.File | Dimensione | Formato | |
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