Lo scritto affronta una tematica complessa ed articolata quale quella dei reati di falso. In particolare, lo scopo del lavoro è quello di verificare se le caratteristiche comunemente riconosciute al documento inteso in senso tradizionale siano proprie anche del documento “informatico” e ciò per meglio comprendere la portata dell’art. 491 bis cp rispetto alle fattispecie incriminatrici di cui agli artt. 476 e segg. cp. L’approdo ermeneutico è nel senso di ritenere che tale norma abbia una funzione effettivamente incriminatrice (e non, come sostenuto da alcuna giurisprudenza, di semplice recepimento di un’interpretazione “evolutiva” comunque ammessa) e ciò in ragione della diversità dell’oggetto materiale su cui ricade la condotta (il documento “informatico” anziché il documento “cartaceo”).
Regime giuridico del falso informatico e dubbi sulla funzione interpretativa dell'art. 491 bis c.p.
Grotto, Marco
2006-01-01
Abstract
Lo scritto affronta una tematica complessa ed articolata quale quella dei reati di falso. In particolare, lo scopo del lavoro è quello di verificare se le caratteristiche comunemente riconosciute al documento inteso in senso tradizionale siano proprie anche del documento “informatico” e ciò per meglio comprendere la portata dell’art. 491 bis cp rispetto alle fattispecie incriminatrici di cui agli artt. 476 e segg. cp. L’approdo ermeneutico è nel senso di ritenere che tale norma abbia una funzione effettivamente incriminatrice (e non, come sostenuto da alcuna giurisprudenza, di semplice recepimento di un’interpretazione “evolutiva” comunque ammessa) e ciò in ragione della diversità dell’oggetto materiale su cui ricade la condotta (il documento “informatico” anziché il documento “cartaceo”).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione