Esistendo ormai da moltissimi anni, gli studi afferenti al filone che va sotto il nome di ‘diritto e musica’ vantano una certa tradizione (della loro reputazione, però, non saprei proprio dire). Se li si guarda dall’esterno, può sembrare che si tratti di un semplice passatempo da fine giornata, per giuristi in cerca d’evasione dopo aver speso lunghe ore in seriose analisi giuridiche mentalmente defatiganti. E, in effetti, ciò rischia di corrispondere al vero, se tali studi sono condotti in maniera impropria. In questo articolo mi rivolgo ai colleghi internazionalisti – in particolare, quelli tentati dal combinare il diritto internazionale con la musica pop – per avvertirli del fatto che, se si cominciano a scrutare i testi delle canzoni per intravedervi connessioni con la nostra materia, in breve si verrà travolti da esse. Purtroppo, il più delle volte saranno nessi flebili, latori di conclusioni di scarso interesse o metodologicamente fragili. Se l’obiettivo è semplicemente quello di divertirsi, nulla osta. Se invece si pretende di dare un qualche contributo alla dottrina internazionalistica, sarà bene fissare dei paletti – che è quel che provo a fare qui in chiave umoristica
It pops up everywhere: note stonate sul tema "diritto internazionale e musica" / Turrini, Paolo. - In: QUADERNI DI SIDIBLOG. - ISSN 2465-0927. - ELETTRONICO. - 2024, 11:(2025), pp. 427-441.
It pops up everywhere: note stonate sul tema "diritto internazionale e musica"
Turrini, Paolo
2025-01-01
Abstract
Esistendo ormai da moltissimi anni, gli studi afferenti al filone che va sotto il nome di ‘diritto e musica’ vantano una certa tradizione (della loro reputazione, però, non saprei proprio dire). Se li si guarda dall’esterno, può sembrare che si tratti di un semplice passatempo da fine giornata, per giuristi in cerca d’evasione dopo aver speso lunghe ore in seriose analisi giuridiche mentalmente defatiganti. E, in effetti, ciò rischia di corrispondere al vero, se tali studi sono condotti in maniera impropria. In questo articolo mi rivolgo ai colleghi internazionalisti – in particolare, quelli tentati dal combinare il diritto internazionale con la musica pop – per avvertirli del fatto che, se si cominciano a scrutare i testi delle canzoni per intravedervi connessioni con la nostra materia, in breve si verrà travolti da esse. Purtroppo, il più delle volte saranno nessi flebili, latori di conclusioni di scarso interesse o metodologicamente fragili. Se l’obiettivo è semplicemente quello di divertirsi, nulla osta. Se invece si pretende di dare un qualche contributo alla dottrina internazionalistica, sarà bene fissare dei paletti – che è quel che provo a fare qui in chiave umoristica| File | Dimensione | Formato | |
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