L’approvazione, il 7 dicembre 2023, della legge n. 193 sul c.d. diritto all’oblio oncologico rappresenta un importante passo avanti che allinea l’ordinamento italiano agli altri Paesi europei che già avevano legiferato a riguardo (tra tutti si ricordino Francia e l’Olanda). La disposizione normativa si applica a vari contesti: quello dei servizi bancari, assicurativi e creditizi, delle indagini riguardanti la salute dei richiedenti l’adozione, delle procedure concorsuali e selettive, del lavoro. Essa mira ad eliminare qualsiasi forma di discriminazione nei confronti di persone guarite da una patologia oncologica, riconoscendo loro la pretesa di essere considerate alla stregua di persone sane. Più nel dettaglio, la legge 193/2023 vieta la richiesta di informazioni relative allo stato di salute della persona fisica contraente concernenti patologie oncologiche pregresse, per le quali il trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni (o da cinque nel caso la malattia sia insorta prima del ventunesimo anno d’età). L’oblio oncologico cerca di restituire dignità a persone che hanno superato la patologia oncologica e hanno tutto il diritto di tornare ad una vita piena. L'approccio comparatistico serve per individuare differenze e similitudini tra i vari approcci europei ma evidenzia anche come il diritto all'oblio oncologico rappresenti una questione comune per la quale il legislatore dell’Unione europea può svolgere un ruolo decisivo. Inoltre, può fornire utili indicazioni circa la domanda di fondo se questo nuovo diritto si possa inserire nell'ambito del tradizionale diritto all'oblio o rappresenti piuttosto una disciplina speciale di dettaglio collegata al divieto di utilizzo di specifiche informazioni personali relative alla salute.

The approval on December 7, 2023, of Law No. 193 on the so-called right to oncological oblivion represents an important step forward, aligning the Italian legal system with other European countries that have already legislated on this matter (most notably France and the Netherlands). The legislation applies to various contexts: the provision of banking, insurance, and credit services, health investigations of adoption applicants, competitive and selective procedures, employment. It aims to eliminate any form of discrimination against people who have recovered from cancer. More specifically, Law 193/2023 prohibits requests for information regarding the health status of the contracting individual regarding previous oncological diseases for which an active treatment has been concluded, absent recurrences, after ten years (also, five years if the disease began before the age of twenty-one). Oncological oblivion seeks to restore dignity to people who have overcome cancer and have the right to return to a full life. Several challenges remain for the near future: as the new Italian regulation becomes applied in the practice, its key tenets need to get interpreted by sector operators and possibly in the context of judgments. The comparative analysis helps to identify differences and similarities among various European approaches and shows that the right to oncological oblivion represents a common issue in which the European Union legislator can play adecisive role. Furthermore, it can provide useful insights into the fundamental question of whether this new right fits within the traditional right to be forgotten or rather represents a specific prohibition regarding the use of that specific personal health information.

When caring is forgetting: comparative and critical notes on the Italian right to oncological oblivion / Guarda, Paolo. - In: COMPARATIVE LAW REVIEW. - ISSN 2038-8993. - ELETTRONICO. - 2025, 16:2(2025), pp. 4-20.

When caring is forgetting: comparative and critical notes on the Italian right to oncological oblivion

Guarda, Paolo
2025-01-01

Abstract

L’approvazione, il 7 dicembre 2023, della legge n. 193 sul c.d. diritto all’oblio oncologico rappresenta un importante passo avanti che allinea l’ordinamento italiano agli altri Paesi europei che già avevano legiferato a riguardo (tra tutti si ricordino Francia e l’Olanda). La disposizione normativa si applica a vari contesti: quello dei servizi bancari, assicurativi e creditizi, delle indagini riguardanti la salute dei richiedenti l’adozione, delle procedure concorsuali e selettive, del lavoro. Essa mira ad eliminare qualsiasi forma di discriminazione nei confronti di persone guarite da una patologia oncologica, riconoscendo loro la pretesa di essere considerate alla stregua di persone sane. Più nel dettaglio, la legge 193/2023 vieta la richiesta di informazioni relative allo stato di salute della persona fisica contraente concernenti patologie oncologiche pregresse, per le quali il trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni (o da cinque nel caso la malattia sia insorta prima del ventunesimo anno d’età). L’oblio oncologico cerca di restituire dignità a persone che hanno superato la patologia oncologica e hanno tutto il diritto di tornare ad una vita piena. L'approccio comparatistico serve per individuare differenze e similitudini tra i vari approcci europei ma evidenzia anche come il diritto all'oblio oncologico rappresenti una questione comune per la quale il legislatore dell’Unione europea può svolgere un ruolo decisivo. Inoltre, può fornire utili indicazioni circa la domanda di fondo se questo nuovo diritto si possa inserire nell'ambito del tradizionale diritto all'oblio o rappresenti piuttosto una disciplina speciale di dettaglio collegata al divieto di utilizzo di specifiche informazioni personali relative alla salute.
2025
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Guarda, Paolo
When caring is forgetting: comparative and critical notes on the Italian right to oncological oblivion / Guarda, Paolo. - In: COMPARATIVE LAW REVIEW. - ISSN 2038-8993. - ELETTRONICO. - 2025, 16:2(2025), pp. 4-20.
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