Dopo una breve introduzione sulla dialisi in generale e sui bisogni del paziente dializzato, il contributo si concentra sull'utilizzo degli strumenti di pianificazione condivisa delle cure in questo contesto. Nel saggio, si evidenzia come in alcune circostanze, per un paziente dializzato, una limitazione dei trattamenti medici possa risultare più appropriata anche per evitare di esporre il paziente a ulteriori rischi o effetti collaterali. A tal fine aumentare l’impiego della pianificazione condivisa nei contesti di cura può contribuire alla costruzione di una più solida relazione tra medico e paziente, e con l'equipe. Le conclusioni presentano l'esperienza dell'Azienda sanitaria di Trento e suggeriscono di incrementare l’uso della PCC con i pazienti affetti da malattia renale cronica avanzata o terminale.
After a brief introduction to dialysis in general and on the needs of a dialy-sis patient, the contribution focuses on the use of shared care planning (SCP) instru-ments for this group of patients. It highlights that in some circumstances, for a dia-lyzed patient, a limitation of medical treatments could be more appropriate and could avoid exposing patients to risks and side effects. To this end, broader and more frequent use of advanced care planning instruments to cope in the building of the doctor-patient relationship, and with the équipe. Conclusions present the experience of the Trento Health Authority and the perspective to increase the use of SCP.
Pianificazione condivisa e cure palliative nei pazienti dializzati. Riflessioni a partire dall’esperienza dell’APSS di Trento / Zarantonello, Diana; Busatta, Lucia. - In: BIOLAW JOURNAL. - ISSN 2284-4503. - ELETTRONICO. - 2025:SpecialIssue 1(2025), pp. 341-353. [10.15168/2284-4503-3425]
Pianificazione condivisa e cure palliative nei pazienti dializzati. Riflessioni a partire dall’esperienza dell’APSS di Trento
Busatta, Lucia
2025-01-01
Abstract
Dopo una breve introduzione sulla dialisi in generale e sui bisogni del paziente dializzato, il contributo si concentra sull'utilizzo degli strumenti di pianificazione condivisa delle cure in questo contesto. Nel saggio, si evidenzia come in alcune circostanze, per un paziente dializzato, una limitazione dei trattamenti medici possa risultare più appropriata anche per evitare di esporre il paziente a ulteriori rischi o effetti collaterali. A tal fine aumentare l’impiego della pianificazione condivisa nei contesti di cura può contribuire alla costruzione di una più solida relazione tra medico e paziente, e con l'equipe. Le conclusioni presentano l'esperienza dell'Azienda sanitaria di Trento e suggeriscono di incrementare l’uso della PCC con i pazienti affetti da malattia renale cronica avanzata o terminale.| File | Dimensione | Formato | |
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