Fra le implicazioni, sul piano comparato, della codificazione del diritto civile in Cina, vi è sicuramente un tema da sempre caro agli studiosi di quella che un tempo era definita comparazione estrema, ovverosia la rilevazione delle sovrapposizioni ed intersezioni fra alcuni stilemi culturali o politici propri del contesto di riferimento ed il tessuto tecnico-dogmatico dei codici civili. Il contributo sviluppa una riflessione esattamente in questo senso, concentrandosi sulla particolare clausola di cui all’art. 1131 del codice civile cinese in materia di riflessi, sul diritto ereditario, delle relazioni di mantenimento e sostegno (reciproco o meno) fra il de cuius ed un mantenente/mantenuto non erede. La norma ha avuto larga applicazione pratica e in piú di un’occasione i giudici e la dottrina hanno ricondotto il principio ivi espresso a matrici culturali tradizionali, secondo un’operazione anche politica la cui consistenza è tutta da verificare. Lungi dal pretendere un’analisi estensiva del diritto successorio cinese, il contributo ha lo scopo di sintetizzare il valore pratico dell’art. 1131 del codice civile cinese tenendo conto di tre piani fondamentali: un primo piano, quello genealogico, al fine di collocare, perlomeno nelle linee essenziali, questa norma nella dimensione diacronica delle sue radici politico-culturali; un secondo piano, quello pratico, attento all’esame della piú recente giurisprudenza e quindi delle dispute concrete risolte anche ex art. 1131; un terzo piano, di comparazione in divenire, attento a valutare le potenzialità regolatorie della norma considerata anche a fronte di legislazioni, come quella italiana, che pure si pongono il problema di adattare le regole successorie al mutamento dei rapporti interpersonali di dipendenza sia affettiva che economico-materiale.
Among the implications, from a comparative perspective, of the codification of civil law in China, one could certainly detect a topic always held dear by scholars engaged in what was once defined as extreme comparison: the identification of overlaps and intersections between some specific cultural or political stylistic features of the specific context and the technical-dogmatic fabric of the civil codes. The manuscript puts forward some reflections exactly from such perspective, focusing on the specific clause contained in art. 1131 of the Chinese Civil Code, regarding the implications, on inheritance law, of maintenance and support relationships (mutual or not) between the deceased and a non-heir maintainer/maintained person. The provision has been widely applied in courts and, on several occasions, the judges as well as legal scholars have traced the principle expressed therein back to traditional cultural matrices, also following political instances whose consistency remains to be verified. Far from claiming to represent an extensive analysis of Chinese inheritance law, the paper aims to summarize the practical value of the art. 1131 of the Chinese civil code taking into account three fundamental levels: a first level, the genealogical one, so to place, at least in its essential features, this rule within the framework of the diachronic dimension of its political-cultural roots; a second plan, the practical one, attentive to the examination of the most recent case law, and therefore of the concrete disputes resolved also pursuant to art. 1131; a third level, of ongoing comparison, careful to evaluate the regulatory potential of the provision examined, also in the face of other countries’ legislation, such as the Italian one, which also faces the issue of adapting inheritance rules to the changes in interpersonal relationships of both emotional and economic dependence.
Etica del mantenimento e successioni legittime in Cina: disamina dell’art. 1131 del codice civile cinese e sue prospettive di comparazione / Sabatino, Gianmatteo. - In: DIRITTO DELLE SUCCESSIONI E DELLA FAMIGLIA. - ISSN 2421-2407. - STAMPA. - 2024:1(2024), pp. 383-404.
Etica del mantenimento e successioni legittime in Cina: disamina dell’art. 1131 del codice civile cinese e sue prospettive di comparazione
Sabatino, Gianmatteo
2024-01-01
Abstract
Fra le implicazioni, sul piano comparato, della codificazione del diritto civile in Cina, vi è sicuramente un tema da sempre caro agli studiosi di quella che un tempo era definita comparazione estrema, ovverosia la rilevazione delle sovrapposizioni ed intersezioni fra alcuni stilemi culturali o politici propri del contesto di riferimento ed il tessuto tecnico-dogmatico dei codici civili. Il contributo sviluppa una riflessione esattamente in questo senso, concentrandosi sulla particolare clausola di cui all’art. 1131 del codice civile cinese in materia di riflessi, sul diritto ereditario, delle relazioni di mantenimento e sostegno (reciproco o meno) fra il de cuius ed un mantenente/mantenuto non erede. La norma ha avuto larga applicazione pratica e in piú di un’occasione i giudici e la dottrina hanno ricondotto il principio ivi espresso a matrici culturali tradizionali, secondo un’operazione anche politica la cui consistenza è tutta da verificare. Lungi dal pretendere un’analisi estensiva del diritto successorio cinese, il contributo ha lo scopo di sintetizzare il valore pratico dell’art. 1131 del codice civile cinese tenendo conto di tre piani fondamentali: un primo piano, quello genealogico, al fine di collocare, perlomeno nelle linee essenziali, questa norma nella dimensione diacronica delle sue radici politico-culturali; un secondo piano, quello pratico, attento all’esame della piú recente giurisprudenza e quindi delle dispute concrete risolte anche ex art. 1131; un terzo piano, di comparazione in divenire, attento a valutare le potenzialità regolatorie della norma considerata anche a fronte di legislazioni, come quella italiana, che pure si pongono il problema di adattare le regole successorie al mutamento dei rapporti interpersonali di dipendenza sia affettiva che economico-materiale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione



