La capacità di completare visivamente oggetti parzialmente occlusi (la cosiddetta “completamento amodale”) è stata documentata nei mammiferi e negli uccelli. Qui, riportiamo la prima evidenza di tale abilità percettiva in una specie di pesce. I pesci (Xenotoca eiseni) sono stati addestrati a discriminare tra un disco completo e uno amputato. Successivamente, i pesci sono stati sottoposti a prove in cui dei poligoni esagonali erano o esattamente giustapposti oppure solo posizionati vicino ai settori mancanti del disco, al fine di produrre — o meno — l’impressione (per un osservatore umano) di un’occlusione dei settori mancanti del disco da parte del poligono. In un altro esperimento, i pesci sono stati prima addestrati a discriminare tra poligoni esagonali che erano o esattamente giustapposti oppure solo vicini ai settori mancanti di un disco, e poi testati nella scelta tra un disco completo e uno amputato. In entrambi gli esperimenti, i pesci si sono comportati come se stessero sperimentando il completamento visivo degli stimoli parzialmente occlusi. Questi risultati suggeriscono che la capacità di completare visivamente oggetti parzialmente occlusi potrebbe essere diffusa tra i vertebrati e forse ereditata nei mammiferi, negli uccelli e nei pesci da antenati vertebrati primitivi.
Riconoscimento di oggetti parzialmente occlusi nel pesce teleosteo Xenotoca eiseni / Sovrano, V. A.; Bisazza, A.. - STAMPA. - (2006), pp. 89-89. (Intervento presentato al convegno 22° Convegno della Società Italiana di Etologia tenutosi a Erice nel 18th-22nd September 2006).
Riconoscimento di oggetti parzialmente occlusi nel pesce teleosteo Xenotoca eiseni
SOVRANO V. A.
Primo
;
2006-01-01
Abstract
La capacità di completare visivamente oggetti parzialmente occlusi (la cosiddetta “completamento amodale”) è stata documentata nei mammiferi e negli uccelli. Qui, riportiamo la prima evidenza di tale abilità percettiva in una specie di pesce. I pesci (Xenotoca eiseni) sono stati addestrati a discriminare tra un disco completo e uno amputato. Successivamente, i pesci sono stati sottoposti a prove in cui dei poligoni esagonali erano o esattamente giustapposti oppure solo posizionati vicino ai settori mancanti del disco, al fine di produrre — o meno — l’impressione (per un osservatore umano) di un’occlusione dei settori mancanti del disco da parte del poligono. In un altro esperimento, i pesci sono stati prima addestrati a discriminare tra poligoni esagonali che erano o esattamente giustapposti oppure solo vicini ai settori mancanti di un disco, e poi testati nella scelta tra un disco completo e uno amputato. In entrambi gli esperimenti, i pesci si sono comportati come se stessero sperimentando il completamento visivo degli stimoli parzialmente occlusi. Questi risultati suggeriscono che la capacità di completare visivamente oggetti parzialmente occlusi potrebbe essere diffusa tra i vertebrati e forse ereditata nei mammiferi, negli uccelli e nei pesci da antenati vertebrati primitivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione