Obiettivi: il presente contributo intende analizzare il tema della democraticità organizzativa e della trasparenza delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (APCSM). L’osservanza di tali requisiti è prevista dal d.lgs. n. 66/2010 (Codice dell’ordinamento militare), a seguito della riscrittura dei rapporti sindacali avviata con la sentenza della Corte costituzionale n. 120/2018. Metodologia: la metodologia adottata è quella dell’analisi normativa, integrata dalla disamina empirica degli statuti associativi delle APCSM. Risultati: il contributo sostiene che la legislazione in materia presenta luci ed ombre. Essa predispone alcune delle basi giuridiche necessarie affinché le APCSM si strutturino in modo democratico e trasparente, ma pone, al tempo stesso, diverse questioni interpretative che si ripercuotono sulla loro effettiva operatività. In questo quadro, vengono avanzate soluzioni ricostruttive improntate al contemperamento dei diversi interessi costituzionali. Limiti e implicazioni: la ricerca approfondisce requisiti legislativi che concorrono a comporre i tratti del peculiare sistema sindacale dei corpi militari, ma che si prestano contemporaneamente a riflessioni che ne trascendono la speciale condizione giuridica. Originalità: il contributo affronta il discusso tema dei contenuti e limiti della libertà di organizzazione del personale delle Forze armate e Forze di polizia a ordinamento militare, nell’originale chiave di lettura della democrazia e trasparenza.
Democrazia e trasparenza nel modello legislativo di “associazione professionale a carattere sindacale tra militari” / Cristofolini, Chiara. - In: DIRITTO DELLE RELAZIONI INDUSTRIALI. - ISSN 1121-8762. - 2024:4(2024), pp. 984-1007.
Democrazia e trasparenza nel modello legislativo di “associazione professionale a carattere sindacale tra militari”
Cristofolini, Chiara
2024-01-01
Abstract
Obiettivi: il presente contributo intende analizzare il tema della democraticità organizzativa e della trasparenza delle associazioni professionali a carattere sindacale tra militari (APCSM). L’osservanza di tali requisiti è prevista dal d.lgs. n. 66/2010 (Codice dell’ordinamento militare), a seguito della riscrittura dei rapporti sindacali avviata con la sentenza della Corte costituzionale n. 120/2018. Metodologia: la metodologia adottata è quella dell’analisi normativa, integrata dalla disamina empirica degli statuti associativi delle APCSM. Risultati: il contributo sostiene che la legislazione in materia presenta luci ed ombre. Essa predispone alcune delle basi giuridiche necessarie affinché le APCSM si strutturino in modo democratico e trasparente, ma pone, al tempo stesso, diverse questioni interpretative che si ripercuotono sulla loro effettiva operatività. In questo quadro, vengono avanzate soluzioni ricostruttive improntate al contemperamento dei diversi interessi costituzionali. Limiti e implicazioni: la ricerca approfondisce requisiti legislativi che concorrono a comporre i tratti del peculiare sistema sindacale dei corpi militari, ma che si prestano contemporaneamente a riflessioni che ne trascendono la speciale condizione giuridica. Originalità: il contributo affronta il discusso tema dei contenuti e limiti della libertà di organizzazione del personale delle Forze armate e Forze di polizia a ordinamento militare, nell’originale chiave di lettura della democrazia e trasparenza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione