L’opera analizza la figura dei motivi nel diritto penale sulla scorta delle direttrici d’indagine fornite dal principio di colpevolezza e dal principio di determinatezza. Nel primo capitolo si evidenzia innanzitutto l’ambiguità del concetto di motivo, riferibile sia allo stato affettivo che allo scopo che induce il soggetto ad agire. Ciò posto, premessa un’analisi di come la considerazione dei dati motivazionali incida sulla misura della colpevolezza, si argomenta la necessità di una parziale ri-perimetrazione della nozione di motivo, da circoscrivere al solo significato di ‘scopo atipico’ laddove al motivo stesso sia riconosciuta la facoltà di incidere sulla misura della pena verso l’alto o dove esso sia comunque fatto oggetto di una valutazione di tipo etico. Nel secondo capitolo si esaminano le funzioni ulteriori e diverse da quella commisurativa della pena che vengono riconosciute ai motivi, e in particolare le ipotesi in cui essi contribuiscono a determinare l’an della responsabilità penale oppure sono individuati come indici probatoriamente rilevanti. Nel terzo capitolo si analizzano - sotto l’angolo visuale del principio di determinatezza - le modalità e la misura della effettiva accertabilità processuale dei motivi al netto della ontologica complessità della verifica dei fatti psichici nonché dei divieti posti dal codice di rito. Da ultimo, si tenta di offrire una risposta all’interrogativo - sollevato dalla constatazione della imperfetta attingibilità del dato motivazionale nonché delle evidenti commistioni tra diritto ed etica che la considerazione dei motivi comporta - se sia auspicabile che il legislatore rinunci in toto alla valorizzazione dei motivi nella legge penale.
I motivi nel diritto penale. Tra principio di colpevolezza e accertabilità processuale / Cogo, Magdalena. - (2025 Feb 05), pp. 1-339.
I motivi nel diritto penale. Tra principio di colpevolezza e accertabilità processuale
Cogo, Magdalena
2025-02-05
Abstract
L’opera analizza la figura dei motivi nel diritto penale sulla scorta delle direttrici d’indagine fornite dal principio di colpevolezza e dal principio di determinatezza. Nel primo capitolo si evidenzia innanzitutto l’ambiguità del concetto di motivo, riferibile sia allo stato affettivo che allo scopo che induce il soggetto ad agire. Ciò posto, premessa un’analisi di come la considerazione dei dati motivazionali incida sulla misura della colpevolezza, si argomenta la necessità di una parziale ri-perimetrazione della nozione di motivo, da circoscrivere al solo significato di ‘scopo atipico’ laddove al motivo stesso sia riconosciuta la facoltà di incidere sulla misura della pena verso l’alto o dove esso sia comunque fatto oggetto di una valutazione di tipo etico. Nel secondo capitolo si esaminano le funzioni ulteriori e diverse da quella commisurativa della pena che vengono riconosciute ai motivi, e in particolare le ipotesi in cui essi contribuiscono a determinare l’an della responsabilità penale oppure sono individuati come indici probatoriamente rilevanti. Nel terzo capitolo si analizzano - sotto l’angolo visuale del principio di determinatezza - le modalità e la misura della effettiva accertabilità processuale dei motivi al netto della ontologica complessità della verifica dei fatti psichici nonché dei divieti posti dal codice di rito. Da ultimo, si tenta di offrire una risposta all’interrogativo - sollevato dalla constatazione della imperfetta attingibilità del dato motivazionale nonché delle evidenti commistioni tra diritto ed etica che la considerazione dei motivi comporta - se sia auspicabile che il legislatore rinunci in toto alla valorizzazione dei motivi nella legge penale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
phd_unitn_Cogo_Magdalena.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Tesi di dottorato (Doctoral Thesis)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
3.84 MB
Formato
Adobe PDF
|
3.84 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione