L'attualità del classico: un approccio metafisico (metà tà phisicà) alla realtà e all'esperienza giuridica

Nel presente saggio il “classico”, inteso nel suo significato originario come ciò che permane di valido attraverso il tempo, è identificato con un particolare modo di “guardare” alla realtà, e quindi anche all’esperienza giuridica. Esso è considerato soprattutto un metodo di approccio alla realtà, il quale prende a riferimento l’insegnamento di Plato-ne e di Aristotele. Infatti, nonostante il Novecento abbia sancito la crisi della metafisica, di un certo modo d’intendere il sapere scientifico, del concetto di causa, di quello di tempo e, perquel che riguarda l’esperienza giuridica, il rifiuto dell’idea che il ruolo del giurista sia quello di riconoscere e determinare un “ordine” nell’esperienza giuridica, il presente contributo intende affermare l’idea che l’uomo non può mairinunciare alla conoscenza delle cose del mondo (dell’essere in movimento), e quindi dei risultati delle scienze, compresa la scienza giuridica, ma nel contempo non può limitarsi agli esiti di queste. Anzi, è proprio il mutare e il continuo divenire delle conclusioni di queste che evidenzia la problematicità dell’esperienza e fonda in ogni momento la necessità di trascenderla; si tratta di un particolare modo di guardare all’esperienza, che è proprio solo della metafisica.

The “classic”, understood in its original meaning as that which remains valid through time, is identified in this essay as a particular way of “looking” at reality, and thus also at legal experience. It is mainly regarded as a me-thod of approaching reality, based on the teachings of Plato and Aristotle. In fact, if the twentieth century sanctioned the crisis of me-taphysics, of a certain way of understanding scientific knowledge, of the concept of cause and that of time, and - as far as legal experience is concerned - rejected the idea that the role of the jurist was to find an order in legal experience, on the other hand it is necessary to reaffirm that man can never renounce knowledge of the things in the world (things in mo-tion) and thus of the results of sciences, including legal science; at the same time, he cannot limit himself to their results. On the contrary, their changing and ever-evolving conclusions highlight the problematic nature of expe-rience and ground the need to transcend it at all times.