Il rifiuto dei trattamenti della persona detenuta: un diritto costituzionale “condizionato”?

Il presente contributo prende come spunto la risposta fornita dal CNB ai quesiti posti dal Ministero della Giustizia in tema di detenzione e rifiuto di trattamenti sanitari. Le osservazioni sviluppate cercano di riaffermare il ruolo della logica costituzionale nell’escludere che il valore della persona umana – che si sostanzia in libertà e dignità – possa essere svilito per effetto della restrizione in carcere, rappresentando esso il criterio di misura di ogni forma di esercizio dell’autorità.

This short paper takes as its starting point the response provided by the Italian ethics committee (CNB) to questions posed by the Ministry of Justice on the subject of detention and refusal of medical treatment. The aim is to reaffirm the role of constitutional principles in excluding that the value of the human person – which is embodied in freedom and dignity – can be limited because of restriction in prison, since respect for the human being represents the criterion for measuring any form of exercise of authority.