In questo saggio si utilizza la teoria economica dell’agency per spiegare il fenomeno del conflitto di interessi nell’ambito del diritto dei contratti: se ne evidenziano i rischi, in particolare in termini di efficienza economica. Dopo aver introdotto il concetto di relazione fiduciaria, si utilizza il criterio della “buona fede oggettiva” per dimostrare come esso criterio, se correttamente interpretato, possa costituire un raffinato strumento per calibrare gli interessi delle parti e, in ultima analisi, per gestire il conflitto. Si indica quindi la tecnica normativa appropriata per raggiungere l’obiettivo socialmente più desiderabile. In questa prospettiva, si mettono in luce come le regole rimediali costituiscano degli incentivi comportamentali per le parti e assumano un ruolo cruciale nel processo di integrazione dei contratti (economicamente) incompleti, minimizzando i costi d’agenzia.
Il conflitto di interessi nel diritto dei contratti: prospettive di analisi economica
Sartori, Filippo
2004-01-01
Abstract
In questo saggio si utilizza la teoria economica dell’agency per spiegare il fenomeno del conflitto di interessi nell’ambito del diritto dei contratti: se ne evidenziano i rischi, in particolare in termini di efficienza economica. Dopo aver introdotto il concetto di relazione fiduciaria, si utilizza il criterio della “buona fede oggettiva” per dimostrare come esso criterio, se correttamente interpretato, possa costituire un raffinato strumento per calibrare gli interessi delle parti e, in ultima analisi, per gestire il conflitto. Si indica quindi la tecnica normativa appropriata per raggiungere l’obiettivo socialmente più desiderabile. In questa prospettiva, si mettono in luce come le regole rimediali costituiscano degli incentivi comportamentali per le parti e assumano un ruolo cruciale nel processo di integrazione dei contratti (economicamente) incompleti, minimizzando i costi d’agenzia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione