I ventagli, o «ventarole», sono prodotti tipografici molto diffusi in Italia tra il XV e il XVIII secolo, ma è difficile studiarli perché sono andati quasi tutti distrutti. Il ritrovamento di una raccolta fattizia di 57 fogli stampati a Bologna da Lelio Dalla Volpe tra il 1720 e il 1739 consente ora di focalizzare meglio alcune caratteristiche di questi manufatti a stampa. La raccolta è conservata nella Biblioteca del Seminario patriarcale di Venezia e forse apparteneva a Bartolomeo Gamba; la sua importanza sta anche nel fatto che tramanda molte copie di edizioni sconosciute, stampate dai Dalla Volpe. Le «ventarole» contengono versi scritti in volgare (ma talvolta anche in dialetto veneto o bolognese), spesso intitolati «canzonetta» o «canzone». I testi sono quasi sempre anonimi, ma in alcuni casi è stato possibile attribuirli ad autori come Paolo Rolli, Pietro Metastasio, Girolamo Baruffaldi o Domenico Bartoli (ma sono presenti anche opere di Faustino Perisauli e Matteo Landuzzi). Questi componimenti, solitamente relativi a vicende amorose e contenenti riflessioni morali, fanno pensare all’esistenza di una «letteratura per ventarole», costituita da opere pubblicate anche in opuscoli o in raccolte dedicate a singoli autori. I testi stampati sui ventagli erano destinati alla lettura, ma potevano anche essere cantati seguendo la melodia di arie famose, come l’Aria della Spagnoletta. Rilevante è anche l’uso musicale delle «ventarole» come attestazione dell’interesse di Lelio Dalla Volpe per la stampa musicale fin dai primi anni della sua attività.

Fans – known as ‘ventarole’ – were a category of printed artefacts which were very widespread in Italy between the fifteenth and eighteenth centuries but which are hard to study since there are almost no surviving examples. The discovery of a collection of 57 sheets printed in Bologna by Lelio Dalla Volpe between 1720 and 1739 now allows us to examine more closely some of the characteristic features of these products of the printing press. The collection is housed in the library of the Seminario patriarcale in Venice and perhaps once belonged to Bartolomeo Gamba; its importance also lies in the fact that it contains many copies of unrecorded editions printed by the Dalla Volpe firm. The ‘ventarole’ contain verses written in Italian (but also on occasion in Venetian or Bolognese dialect), frequently titled ‘canzonetta’ or ‘canzone’. These texts are almost invariably anonymous but in some cases it is possible to attribute them to authors such as Paolo Rolli, Pietro Metastasio, Girolamo Baruffaldi and Domenico Bartoli (there are also pieces by Faustino Perisauli and Matteo Landuzzi). The verses are usually on amorous themes or contain moral reflections and give rise to the supposition that there existed such a thing as ‘literature written for fans’, made up of texts found also in pamphlet production or in printed collections of works by individual authors. The verses found on fans were intended to be read but sometimes also sung to the melodies of celebrated arias such as the ‘Aria della Spagnoletta’. This musical use of ‘ventarole’ is further testimony of Lelio Dalla Volpe’s interest in music printing from the beginning of his career.

Su una raccolta di fogli per ventarole stampati a Bologna da Lelio Dalla Volpe / Gorian, Rudj. - In: LA BIBLIOFILIA. - ISSN 0006-0941. - 2023, 125:2(2024), pp. 355-372.

Su una raccolta di fogli per ventarole stampati a Bologna da Lelio Dalla Volpe

Gorian, Rudj
2024-01-01

Abstract

I ventagli, o «ventarole», sono prodotti tipografici molto diffusi in Italia tra il XV e il XVIII secolo, ma è difficile studiarli perché sono andati quasi tutti distrutti. Il ritrovamento di una raccolta fattizia di 57 fogli stampati a Bologna da Lelio Dalla Volpe tra il 1720 e il 1739 consente ora di focalizzare meglio alcune caratteristiche di questi manufatti a stampa. La raccolta è conservata nella Biblioteca del Seminario patriarcale di Venezia e forse apparteneva a Bartolomeo Gamba; la sua importanza sta anche nel fatto che tramanda molte copie di edizioni sconosciute, stampate dai Dalla Volpe. Le «ventarole» contengono versi scritti in volgare (ma talvolta anche in dialetto veneto o bolognese), spesso intitolati «canzonetta» o «canzone». I testi sono quasi sempre anonimi, ma in alcuni casi è stato possibile attribuirli ad autori come Paolo Rolli, Pietro Metastasio, Girolamo Baruffaldi o Domenico Bartoli (ma sono presenti anche opere di Faustino Perisauli e Matteo Landuzzi). Questi componimenti, solitamente relativi a vicende amorose e contenenti riflessioni morali, fanno pensare all’esistenza di una «letteratura per ventarole», costituita da opere pubblicate anche in opuscoli o in raccolte dedicate a singoli autori. I testi stampati sui ventagli erano destinati alla lettura, ma potevano anche essere cantati seguendo la melodia di arie famose, come l’Aria della Spagnoletta. Rilevante è anche l’uso musicale delle «ventarole» come attestazione dell’interesse di Lelio Dalla Volpe per la stampa musicale fin dai primi anni della sua attività.
2024
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Gorian, Rudj
Su una raccolta di fogli per ventarole stampati a Bologna da Lelio Dalla Volpe / Gorian, Rudj. - In: LA BIBLIOFILIA. - ISSN 0006-0941. - 2023, 125:2(2024), pp. 355-372.
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