Eredità giacente, morte del debitore, logica e buon senso

Un’interessante sentenza della Corte di cassazione, decisa peraltro in modo condivisibile (anche se non del tutto esente da contraddizioni rispetto al sistema interno del diritto fallimentare), ritiene astrattamente possibile dichiarare il fallimento dell’imprenditore deceduto, che sia ricorso al concordato preventivo, nonostante sia già decorso un anno dalla sua morte, ma soprattutto applicabile in via analogica l’art. 12 l.fall. anche al concordato preventivo. La disamina di tali questioni costituisce l’occasione sia per discutere dell’interpretazione per princìpi e del ragionamento analogico, sia per dimostrare che talvolta il sistema giuridico non è in grado di garantire che le conclusioni, pur ragionevoli, siano sempre coerenti con le sue premesse.