The anthropomorphic vase with a chin-mark and other symbols between the end of the 7th and 6th millennium: origin, diffusion and interpretations

Il contributo traccia le due principali traiettorie di diffusione dell’iconografia del vaso antropomorfo con il segno sul mento, uno schema presente in diversi fenomeni culturali del Vicino Oriente, dove ha origine, e dell’Europa, tra la fine del VII e il VI millennio cal BCE. Il motivo del “collettivo antropomorfo”, del quale viene fornito un quadro dettagliato, avvalora l’ipotesi di due vettori di diffusione: uno denominato “continentale”, che si conclude in Europa centro-orientale; l’altro definito “marittimo”, che arriva nel sud-est della Penisola italiana. Le rotte e i tempi di diffusione, così come la longevità di questi particolari motivi decorativi, evidenziano possibili collegamenti tra i gruppi agricoli di recente costituzione in Europa e le comunità di origine, suggerendo un’orientazione ideologica e spirituale basata su un sistema di comunicazione sovra-regionale.

The paper illustrates the two main routes of diffusion of the iconography of the anthropomorphic vessel with a chin-mark, a model that appears in various cultural phenomena of the Near East, where it originated, and of Europe, between the end of the 7th and the 6th millennium cal BCE. The so-called “collective anthropomorphic” motif, of which a detailed overview is presented, supports the hypothesis of two diffusion routes: one termed “continental”, which ends in central-eastern Europe, and the other, defined as “maritime”, which arrives in the south-east of the Italian peninsula. The routes and tempo of spread, as well as the longevity of these particular decorative patterns, highlight the possible links between the newly established farming groups in Europe and the communities of origin, and suggest an ideological and spiritual orientation based on a supra-regional communication system.