I contributi raccolti nella presente sezione traggono spunto dalle relazioni tenute dagli autori e dalle autrici sul diritto all’autodeterminazione in occasione del XXVI Congresso Nazionale SICP (2019) e dal confronto interdisciplinare che ne è scaturito, con particolare riferimento alla dimensione relazionale dell’autodeterminazione nelle scelte di fine vita. L’autonomia, intesa come capacità di autodeterminazione, è un bisogno psicologico innato che si concretizza in un’ottica individualistica e relazionale anche nel contesto delle cure palliative. Tale profilo è approfondito nel saggio di Andrea Bovero et al.: Autodeterminazione nel contesto delle cure palliative: un’analisi psicologica tra pensiero individualistico e prospettiva relazionale. Come l’autodeterminazione chiami in causa una dimensione relazionale e intersoggettiva che va oltre i concetti di “individuo”, “indipendenza” e “autonomia”, generalmente impiegati nel dibattito occidentale, e sia in connessione con i principi e valori che agiscono come guida morale in ciascun contesto socioculturale è stato ampiamento dimostrato anche dalla ricerca nel campo dell’antropologia medica ed è analizzato nel contributo di Cristina Vargas: Autodeterminazione: una prospettiva antropologica. Queste riflessioni sono anticipate dai due saggi di Matteo Galletti e Laura Campanello. Nel primo, Autodeterminazione. Un punto di vista filosofico, non viene offerta una panoramica esaustiva del contributo della filosofia alla definizione del concetto di “autodeterminazione”, ma si presenta una particolare concezione filosofica dell’autodeterminazione che si collega all’idea di vulnerabilità e “interdipendenza reciproca”. Alla consapevolezza come elemento essenziale per decidere responsabilmente della propria libertà è dedicato invece il saggio di Laura Campanello: Cogito ergo sum o sono dunque penso? Il punto di vista della filosofia. Gli spunti di riflessione emersi sono infine contestualizzati nel quadro giuridico di riferimento nel contributo di Elisabetta Pulice, La dimensione relazionale dell’autodeterminazione: il punto di vista giuridico, che mira a riflettere su alcune delle sfide che la piena tutela del diritto all’autodeterminazione tuttora pone dal punto di vista etico, professionale e giuridico.

La dimensione relazionale dell’autodeterminazione: il punto di vista giuridico in A. Bovero, L. Campanello, M. Galletti, E. Pulice, C. Vargas (a cura di), Diritto all’autodeterminazione: il contributo delle scienze umane / Pulice, Elisabetta. - In: LA RIVISTA ITALIANA DI CURE PALLIATIVE. - ISSN 2532-9790. - 2022, vol. 24:4(2022).

La dimensione relazionale dell’autodeterminazione: il punto di vista giuridico in A. Bovero, L. Campanello, M. Galletti, E. Pulice, C. Vargas (a cura di), Diritto all’autodeterminazione: il contributo delle scienze umane

Pulice, Elisabetta
2022-01-01

Abstract

I contributi raccolti nella presente sezione traggono spunto dalle relazioni tenute dagli autori e dalle autrici sul diritto all’autodeterminazione in occasione del XXVI Congresso Nazionale SICP (2019) e dal confronto interdisciplinare che ne è scaturito, con particolare riferimento alla dimensione relazionale dell’autodeterminazione nelle scelte di fine vita. L’autonomia, intesa come capacità di autodeterminazione, è un bisogno psicologico innato che si concretizza in un’ottica individualistica e relazionale anche nel contesto delle cure palliative. Tale profilo è approfondito nel saggio di Andrea Bovero et al.: Autodeterminazione nel contesto delle cure palliative: un’analisi psicologica tra pensiero individualistico e prospettiva relazionale. Come l’autodeterminazione chiami in causa una dimensione relazionale e intersoggettiva che va oltre i concetti di “individuo”, “indipendenza” e “autonomia”, generalmente impiegati nel dibattito occidentale, e sia in connessione con i principi e valori che agiscono come guida morale in ciascun contesto socioculturale è stato ampiamento dimostrato anche dalla ricerca nel campo dell’antropologia medica ed è analizzato nel contributo di Cristina Vargas: Autodeterminazione: una prospettiva antropologica. Queste riflessioni sono anticipate dai due saggi di Matteo Galletti e Laura Campanello. Nel primo, Autodeterminazione. Un punto di vista filosofico, non viene offerta una panoramica esaustiva del contributo della filosofia alla definizione del concetto di “autodeterminazione”, ma si presenta una particolare concezione filosofica dell’autodeterminazione che si collega all’idea di vulnerabilità e “interdipendenza reciproca”. Alla consapevolezza come elemento essenziale per decidere responsabilmente della propria libertà è dedicato invece il saggio di Laura Campanello: Cogito ergo sum o sono dunque penso? Il punto di vista della filosofia. Gli spunti di riflessione emersi sono infine contestualizzati nel quadro giuridico di riferimento nel contributo di Elisabetta Pulice, La dimensione relazionale dell’autodeterminazione: il punto di vista giuridico, che mira a riflettere su alcune delle sfide che la piena tutela del diritto all’autodeterminazione tuttora pone dal punto di vista etico, professionale e giuridico.
2022
4
Pulice, Elisabetta
La dimensione relazionale dell’autodeterminazione: il punto di vista giuridico in A. Bovero, L. Campanello, M. Galletti, E. Pulice, C. Vargas (a cura di), Diritto all’autodeterminazione: il contributo delle scienze umane / Pulice, Elisabetta. - In: LA RIVISTA ITALIANA DI CURE PALLIATIVE. - ISSN 2532-9790. - 2022, vol. 24:4(2022).
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/396809
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
  • OpenAlex ND
social impact