Basato su ricerche bibliografiche e su interviste faccia-faccia con sociologi sudafricani, questo lavoro analizza le principali caratteristiche dell’odierna sociologia sudafricana attraverso una riflessione sui fattori socio-politici, istituzionali e sulle tradizioni intellettuali che fin dalla sua nascita, all’inizio del 1900, hanno segnato lo sviluppo della disciplina come attività intellettuale e strumento di mutamento sociale. L’analisi dei fattori contestuali è combinata con la riflessione sulle tipologie di sociologia proposte, rispettivamente, da Raymond Boudon nel 2001 (ripresa e sviluppata da John Golthorpe nel 2005) e da Michael Burawoy (2004). Questo ha aiutato a delineare le traiettorie storiche, i dilemmi, le contraddizioni, le tensioni e le tendenze attuali della sociologia sudafricana, mappando così le sue possibili direzioni future. Nel periodo post-apartheid la sociologia sudafricana è stata fortemente caratterizzata da dilemmi tra la responsabilità sociale di contribuire più direttamente e consapevolmente alla ricostruzione della nazione, la formazione pratica richiesta dal mercato del lavoro a scapito della libera critica e l’attività meramente accademica tesa ad una maggiore “internazionalizzazione”. Questi aspetti, insieme alle opportunità individuali concesse dal regime democratico, pongono nuove questioni sul piano epistemologico.
Dilemmi della sociologia sudafricana nel periodo post-apartheid: tra responsabilità sociale e sfide globali / Katito, José. - ELETTRONICO. - 60:(2012), pp. 1-148.
Dilemmi della sociologia sudafricana nel periodo post-apartheid: tra responsabilità sociale e sfide globali
2012-01-01
Abstract
Basato su ricerche bibliografiche e su interviste faccia-faccia con sociologi sudafricani, questo lavoro analizza le principali caratteristiche dell’odierna sociologia sudafricana attraverso una riflessione sui fattori socio-politici, istituzionali e sulle tradizioni intellettuali che fin dalla sua nascita, all’inizio del 1900, hanno segnato lo sviluppo della disciplina come attività intellettuale e strumento di mutamento sociale. L’analisi dei fattori contestuali è combinata con la riflessione sulle tipologie di sociologia proposte, rispettivamente, da Raymond Boudon nel 2001 (ripresa e sviluppata da John Golthorpe nel 2005) e da Michael Burawoy (2004). Questo ha aiutato a delineare le traiettorie storiche, i dilemmi, le contraddizioni, le tensioni e le tendenze attuali della sociologia sudafricana, mappando così le sue possibili direzioni future. Nel periodo post-apartheid la sociologia sudafricana è stata fortemente caratterizzata da dilemmi tra la responsabilità sociale di contribuire più direttamente e consapevolmente alla ricostruzione della nazione, la formazione pratica richiesta dal mercato del lavoro a scapito della libera critica e l’attività meramente accademica tesa ad una maggiore “internazionalizzazione”. Questi aspetti, insieme alle opportunità individuali concesse dal regime democratico, pongono nuove questioni sul piano epistemologico.File | Dimensione | Formato | |
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