Si può davvero essere pazienti con il diritto internazionale? Una recensione al film "Broken – A Palestinian Journey through international law"

L’articolo descrive e commenta i contenuti di un film documentario (Broken) sul parere della Corte internazionale di Giustizia del 2004 sulla liceità della costruzione di un muro nel Territorio palestinese occupato. L’aspetto di maggiore interesse dell’opera risiede nelle interviste rilasciate da tre ex giudici della Corte che, a distanza di anni, ridiscutono le argomentazioni proposte dalla Corte stessa e da loro stessi. La domanda fondamentale che il regista si pone è come mai, pur in presenza di una chiara presa di posizione da parte della Corte sull’illiceità del muro, quest’ultimo non sia stato abbattuto. Secondo l’autore di questo pezzo, le risposte fornite dai protagonisti del documentario sono parziali perché si fondano sull’errato presupposto che il diritto internazionale possa essere personificato e svolgere un ruolo contrapposto agli attori prevalenti. Nonostante le risposte offerte dai protagonisti alla domanda principale del regista non siano convincenti, il documentario racconta dettagli inediti sulla vicenda processuale del muro che sono particolarmente interessanti. Le interviste ai protagonisti suscitano interrogativi che spaziano dalla rilettura di alcuni aspetti del parere fino al significato del discorso giuridico nella questione israelo-palestinese. Il film esprime un’urgenza che merita rispetto: una larga parte dei palestinesi ha riposto le proprie speranze di autodeterminazione in un processo regolato dal diritto internazionale e sente tradite le proprie aspettative.