La condizione giuridica dei luoghi di culto nella Repubblica di Turchia, con particolare attenzione alla questione di Santa Sofia

Questo articolo inquadra la recente controversia sulla riconversione in moschea di Santa Sofia nel contesto della condizione giuridica delle moschee sunnite da un lato, e dei luoghi di culto delle altre confessioni religiose dall’altro. Esamina l’influenza dell’ideologia ufficiale della Repubblica di Turchia su tale regime giuridico, e conclude che il cuore del problema non è la reinterpretazione del principio kemalista di laicità operata dall’AKP, ma la continuazione della tradizione autoritaria di gestione del potere ereditata dai regimi precedenti.

This article frames the recent controversy over the reconversion of Hagia Sophia into a mosque in the context of the legal condition of mosques where Sunni Islam is practiced, on the one side, and the places of worship of other religious denominations, on the other side. It shows the paramount influence of the Republic’s official ideology on their legal regulation, and it concludes that the issue at stake is not the AKP’s reinterpretation of the Kemalist principle of secularism (laiklik), but rather the continuation of the authoritarian tradition inherited by previous regimes.