La sentenza del Tribunale affronta per la prima volta la questione dell’applicazione del diritto nazionale da parte della BCE nelle ipotesi in cui la disciplina dettata dal legislatore nazionale contrasti con il testo e con la ratio di una direttiva europea non self-executing. Sebbene la vicenda avrebbe potuto trovare una diversa soluzione in concreto, la pronuncia si segnala per il meritevole tentativo di interpretare il senso e la portata del congegno applicativo introdotto dall’art. 4(3) del Regolamento n. 1024/2013 (istitutivo del Meccanismo unico di vigilanza) richiamandosi alla giurisprudenza della Corte di Giustizia in tema di obbligo di interpretazione conforme e di invocabilità degli effetti diretti delle direttive UE.
The General Court’s judgment addresses for the first time the issue of the application of national law by the ECB in cases where the applicable domestic rule is in contrast with the text and rationale of a non-self-executing EU directive. Although the matter could have found a different practical solution, the ruling is of particular interest for its meritorious effort to clarify the meaning and scope of Article 4 (3) of the SSM Regulation (Regulation 1024/2013/EU) by making reference to the ECJ case law on the principle of conforming interpretation and on the direct effect of EU directives.
L’applicazione del diritto nazionale da parte della BCE: i nodi vengono al pettine / Magliari, Andrea. - In: GIORNALE DI DIRITTO AMMINISTRATIVO. - ISSN 1591-559X. - 2023:2(2023), pp. 213-223.
L’applicazione del diritto nazionale da parte della BCE: i nodi vengono al pettine
Magliari, Andrea
2023-01-01
Abstract
La sentenza del Tribunale affronta per la prima volta la questione dell’applicazione del diritto nazionale da parte della BCE nelle ipotesi in cui la disciplina dettata dal legislatore nazionale contrasti con il testo e con la ratio di una direttiva europea non self-executing. Sebbene la vicenda avrebbe potuto trovare una diversa soluzione in concreto, la pronuncia si segnala per il meritevole tentativo di interpretare il senso e la portata del congegno applicativo introdotto dall’art. 4(3) del Regolamento n. 1024/2013 (istitutivo del Meccanismo unico di vigilanza) richiamandosi alla giurisprudenza della Corte di Giustizia in tema di obbligo di interpretazione conforme e di invocabilità degli effetti diretti delle direttive UE.File | Dimensione | Formato | |
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