Specificato che la riforma fiscale prevista dal PNRR è da includersi tra le riforme di accompagnamento al Piano, non influendo quindi sulle risorse ottenibili (pur essendo ritenuta decisiva per il conseguimento degli obiettivi), e chiarito che, invece, la riforma della giustizia e del processo tributari è una riforma orizzontale e quella del federalismo fiscale una riforma abilitante, il saggio si concentra, dopo aver fatto il punto sulle prospettive di definitiva realizzazione di queste due ultime riforme, sulla prima. Anche sulla scorta della «Indagine conoscitiva sulla riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario» della Commissione Finanze della Camera dei deputati e della Commissione Finanze e tesoro del Senato, si evidenzia così che si registra un’ampia condivisione sui seguenti due assunti: i) l’obiettivo dell’intervento riformatore è quello di creare le condizioni per rendere più competitivo il sistema economico nazionale generando crescita economica; ii) gli strumenti per raggiungere l’obiettivo vanno ravvisati nell’alleggerimento del peso delle imposte sui redditi da lavoro e di capitale, più alto nel nostro Paese della media dell’area euro, e nella radicale semplificazione dell’ordinamento tributario. Il passo successivo è chiedersi se le prospettive culturali più diffuse nel Paese (sono le idee a fare la storia, come diceva Von Mises, e non la storia a fare le idee) supportino un progetto riformatore che miri alla riduzione del peso del prelievo in un contesto di semplificazione delle regole. Più di un dubbio sorge da questo punto di vista se si leggono i contributi e le proposte che si imperniano sulla concezione, programmaticamente solidaristica, che elegge il tributo ad irrinunciabile strumento di redistribuzione: il tentativo di ridurre le disuguaglianze prelevando di più sui più ricchi a vantaggio dei meno abbienti non conduce a una riduzione delle aliquote, ma, così è stato finora, al suo opposto; in ogni caso, se si mette al centro la funzione redistributiva del tributo, il diritto tributario finisce per connotarsi come diritto delle agevolazioni, diventando conseguentemente sempre più casistico, enumerativo, minuto, in una parola, complesso.

Given that the tax reform envisaged by the PNRR is to be included among the reforms accompanying the Plan, thus not affecting the resources obtainable (although it is considered decisive for the achievement of the objectives), and clarified that, instead, the reform of justice and the tax process is an horizontal reform and that of fiscal federalism an enabling reform, the essay focuses on the first, after taking stock of the perspectives for the definitive implementation of these last two reforms. In light of the "Fact-finding survey on the reform of personal income tax and other aspects of the tax system" edited by the Finance Committee of the Chamber of Deputies and the Finance and Treasury Committee of the Senate, it is acknowledged that there is a broad agreement on the following two assumptions: i) the objective of the reform is to create the conditions to make the national economic system more competitive, thus generating economic growth; ii) the tools to achieve this goal must be seen in the lightening of the burden of taxes on employment income and on capital income, higher in our country than the average of the euro area, and in the radical simplification of the tax system. The next step is to ask whether the most widespread cultural setting in the country (as Von Mises stated: ”ideas make history, not the contrary”) supports a reform project that aims to reduce the burden of the taxation in a context of rule simplification. More than one doubt arises from this point of view if one reads the contributions and proposals that hinge on the concept, programmatically solidaristic, which elects the tribute as an indispensable instrument of redistribution: the attempt to reduce inequalities by levying more on the richest for the benefit of the less well-off does not lead to a reduction in rates, but, so far, it has been the opposite. In any case, if the redistributive function of the tax is put at the center, tax law ends up connoting itself as a law of benefits, consequently becoming more and more prone to a case by case interpretation, enumerative, minute, in a word, complex.

Piano nazionale di ripresa e resilienza e riforma fiscale / Giovanardi, Andrea. - In: RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO. - ISSN 2499-2569. - 2023:1(2023), pp. 1-17.

Piano nazionale di ripresa e resilienza e riforma fiscale

Giovanardi, Andrea
2023-01-01

Abstract

Specificato che la riforma fiscale prevista dal PNRR è da includersi tra le riforme di accompagnamento al Piano, non influendo quindi sulle risorse ottenibili (pur essendo ritenuta decisiva per il conseguimento degli obiettivi), e chiarito che, invece, la riforma della giustizia e del processo tributari è una riforma orizzontale e quella del federalismo fiscale una riforma abilitante, il saggio si concentra, dopo aver fatto il punto sulle prospettive di definitiva realizzazione di queste due ultime riforme, sulla prima. Anche sulla scorta della «Indagine conoscitiva sulla riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e altri aspetti del sistema tributario» della Commissione Finanze della Camera dei deputati e della Commissione Finanze e tesoro del Senato, si evidenzia così che si registra un’ampia condivisione sui seguenti due assunti: i) l’obiettivo dell’intervento riformatore è quello di creare le condizioni per rendere più competitivo il sistema economico nazionale generando crescita economica; ii) gli strumenti per raggiungere l’obiettivo vanno ravvisati nell’alleggerimento del peso delle imposte sui redditi da lavoro e di capitale, più alto nel nostro Paese della media dell’area euro, e nella radicale semplificazione dell’ordinamento tributario. Il passo successivo è chiedersi se le prospettive culturali più diffuse nel Paese (sono le idee a fare la storia, come diceva Von Mises, e non la storia a fare le idee) supportino un progetto riformatore che miri alla riduzione del peso del prelievo in un contesto di semplificazione delle regole. Più di un dubbio sorge da questo punto di vista se si leggono i contributi e le proposte che si imperniano sulla concezione, programmaticamente solidaristica, che elegge il tributo ad irrinunciabile strumento di redistribuzione: il tentativo di ridurre le disuguaglianze prelevando di più sui più ricchi a vantaggio dei meno abbienti non conduce a una riduzione delle aliquote, ma, così è stato finora, al suo opposto; in ogni caso, se si mette al centro la funzione redistributiva del tributo, il diritto tributario finisce per connotarsi come diritto delle agevolazioni, diventando conseguentemente sempre più casistico, enumerativo, minuto, in una parola, complesso.
2023
1
Giovanardi, Andrea
Piano nazionale di ripresa e resilienza e riforma fiscale / Giovanardi, Andrea. - In: RIVISTA DI DIRITTO TRIBUTARIO. - ISSN 2499-2569. - 2023:1(2023), pp. 1-17.
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