La trasparenza dei processi decisionali delle agenzie europee: il contributo del Mediatore europeo

Il Mediatore europeo si pronuncia su una denuncia relativa al rifiuto dell’Autorità bancaria europea (EBA) di consentire l’accesso del pubblico alle votazioni e alle discussioni del consiglio di vigilanza in merito a una presunta violazione del diritto dell’Unione europea da parte di alcune autorità nazionali. La vicenda, conclusasi con la divulgazione dei documenti richiesti, offre alcuni interessanti spunti di riflessione in merito al particolare significato che il principio di trasparenza e il suo corollario dell’accesso del pubblico ai documenti delle istituzioni europee assumono nel quadro degli strumenti di accountability che circondano l’attività delle autorità amministrative europee, specie là dove queste siano rappresentate - come nel caso in esame - da agenzie europee dotate, d’un lato, di nuovi e penetranti poteri amministrativi e, dall’altro, di uno statuto di quasi-indipendenza.

The European Ombudsman takes a decision on a complaint concerning the refusal of the European Banking Authority (EBA) to allow public access to the voting records of its Board of Supervisors on two draft recommendations related to alleged violation of EU law by two national authorities. The case, which ended with the disclosure of the requested documents, offers an opportunity to reflect on the meaning and scope of the principle of transparency and on its corollary of public access to the documents of the EU institutions. The latter can be seen as part of the accountability regime underpinning the activities of EU administrative authorities, especially where these are represented - as in the case at hand - by European agencies endowed with new and incisive administrative powers, on the one hand, and with a quasi-independent status, on the other.