Il lavoro si compone essenzialmente di due parti. In un primo segmento(corrispondente al primo capitolo), vengono affrontati alcuni dei temi più classicamente collegati allo studio della pena, con particolare attenzione per il binomio pena detentiva-rieducazione: nonostante il tema sia un po’ trascurato dalle più recenti trattazioni dottrinali, l’ideale rieducativo conserva tutta la sua importanza, e necessiterebbe di maggiori sforzi per la sua attuazione pratica. Inoltre, si cerca di comprendere se l’idea secondo cui la pena detentiva sta affrontando un momento di crisi è diffusa in tutta Europa, vagliando la percorribilità di alcune alternative (in particolare, la pena pecuniaria e la giustizia riparativa). Infine, si alza lo sguardo al diritto penale internazionale, per testare la tenuta delle teorie sulla pena di fronte a crimini di inusitata durezza. Più che cristallizzare dei risultati chiari, la parte iniziale risponde alle varie questioni in termini problematici, preparando il terreno per la seconda parte del lavoro. Questa analizza più nello specifico i sistemi sanzionatori degli ordinamenti italiano e tedesco, provando a calare i rispettivi dibattiti sulla finalità della pena, in particolare detentiva, nella realtà effettuale, confrontandosi con numeri, statistiche e l’esito di ricerche empiriche. Da ultimo, si provano a mettere in luce somiglianze e differenze tra i due sistemi, cercando di fare emergere i momenti di stridore che potrebbero crearsi tra le due legislazioni una volta diffusa la prassi del mutuo riconoscimento delle sentenze di condanna tra gli Stati dell’Unione Europea, tuttora ad uno stadio embrionale.
La relatà applicativa delle sanzioni penali in Italia ed in Germania, tra tensioni rieducative ed istanze europee di armonizzazione / Oss, Giorgia. - (2016), pp. 1-292.
La relatà applicativa delle sanzioni penali in Italia ed in Germania, tra tensioni rieducative ed istanze europee di armonizzazione
Oss, Giorgia
2016-01-01
Abstract
Il lavoro si compone essenzialmente di due parti. In un primo segmento(corrispondente al primo capitolo), vengono affrontati alcuni dei temi più classicamente collegati allo studio della pena, con particolare attenzione per il binomio pena detentiva-rieducazione: nonostante il tema sia un po’ trascurato dalle più recenti trattazioni dottrinali, l’ideale rieducativo conserva tutta la sua importanza, e necessiterebbe di maggiori sforzi per la sua attuazione pratica. Inoltre, si cerca di comprendere se l’idea secondo cui la pena detentiva sta affrontando un momento di crisi è diffusa in tutta Europa, vagliando la percorribilità di alcune alternative (in particolare, la pena pecuniaria e la giustizia riparativa). Infine, si alza lo sguardo al diritto penale internazionale, per testare la tenuta delle teorie sulla pena di fronte a crimini di inusitata durezza. Più che cristallizzare dei risultati chiari, la parte iniziale risponde alle varie questioni in termini problematici, preparando il terreno per la seconda parte del lavoro. Questa analizza più nello specifico i sistemi sanzionatori degli ordinamenti italiano e tedesco, provando a calare i rispettivi dibattiti sulla finalità della pena, in particolare detentiva, nella realtà effettuale, confrontandosi con numeri, statistiche e l’esito di ricerche empiriche. Da ultimo, si provano a mettere in luce somiglianze e differenze tra i due sistemi, cercando di fare emergere i momenti di stridore che potrebbero crearsi tra le due legislazioni una volta diffusa la prassi del mutuo riconoscimento delle sentenze di condanna tra gli Stati dell’Unione Europea, tuttora ad uno stadio embrionale.File | Dimensione | Formato | |
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