Il lavoro analizza le modalità di delimitazione temporale del rischio elaborate a fronte dell’emersione post-industriale di sempre più numerose fattispecie di danno segnate da un notevole scarto temporale tra la produzione e la manifestazione del pregiudizio nella sfera giuridica del danneggiato, in aperto contrasto con la necessità, sottesa alla tecnica assicurativa, di poter calcolare il premio con precisione, avuto riguardo alla frequenza e magnitudo della sinistrosità in copertura. Il tentativo è di individuare le origini, la struttura e i profili funzionali della tecnica di gestione del rischio che il mercato assicurativo ha elaborato al fine di superare tali ciriticità, ovvero le polizze on claims made basis. Esse rappresentano, infatti, sul piano della prassi, l’unica opzione contrattuale disponibile per la clientela che intende garantire copertura alla responsabilità civile derivante da attività potenzialmente foriere di provocare sinistri a carattere lungolatente (segnatamente, responsabilità da malpratice professionale, da prodotto difettoso, da inquinamento ambientale). La metodologia impiegata è di carattere comparativo. Per tale via, l’indagine - previa ricognizione dei reciproci nessi tra responsabilità civile e assicurazione, di cui, in ultima analisi, il tema in oggetto rappresenta la più recente epifania - spiega le ragioni di circolazione del modello elaborato negli ordinamenti di common law e affronta, in chiave critica, gli ostacoli di ordine concettuale che ne hanno impedito un pieno riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico. In questa prospettiva, viene criticamente vagliata la pronuncia delle Corte di Cassazione a sezioni unite del 6 maggio scorso, nonché il recente provvedimento del Governo che ha introdotto una disciplina regolamentare per le polizze professionali contro la responsabilità civile degli avvocati (D.M. 22 settembre 2016), onde saggiare gli effetti che - nel breve medio-periodo - ne potranno verosimilmente scaturire.

Responsabilità civile e gestione del rischio assicurativo / Mazzola, Massimo. - (2017), pp. 1-142.

Responsabilità civile e gestione del rischio assicurativo

Mazzola, Massimo
2017-01-01

Abstract

Il lavoro analizza le modalità di delimitazione temporale del rischio elaborate a fronte dell’emersione post-industriale di sempre più numerose fattispecie di danno segnate da un notevole scarto temporale tra la produzione e la manifestazione del pregiudizio nella sfera giuridica del danneggiato, in aperto contrasto con la necessità, sottesa alla tecnica assicurativa, di poter calcolare il premio con precisione, avuto riguardo alla frequenza e magnitudo della sinistrosità in copertura. Il tentativo è di individuare le origini, la struttura e i profili funzionali della tecnica di gestione del rischio che il mercato assicurativo ha elaborato al fine di superare tali ciriticità, ovvero le polizze on claims made basis. Esse rappresentano, infatti, sul piano della prassi, l’unica opzione contrattuale disponibile per la clientela che intende garantire copertura alla responsabilità civile derivante da attività potenzialmente foriere di provocare sinistri a carattere lungolatente (segnatamente, responsabilità da malpratice professionale, da prodotto difettoso, da inquinamento ambientale). La metodologia impiegata è di carattere comparativo. Per tale via, l’indagine - previa ricognizione dei reciproci nessi tra responsabilità civile e assicurazione, di cui, in ultima analisi, il tema in oggetto rappresenta la più recente epifania - spiega le ragioni di circolazione del modello elaborato negli ordinamenti di common law e affronta, in chiave critica, gli ostacoli di ordine concettuale che ne hanno impedito un pieno riconoscimento nel nostro ordinamento giuridico. In questa prospettiva, viene criticamente vagliata la pronuncia delle Corte di Cassazione a sezioni unite del 6 maggio scorso, nonché il recente provvedimento del Governo che ha introdotto una disciplina regolamentare per le polizze professionali contro la responsabilità civile degli avvocati (D.M. 22 settembre 2016), onde saggiare gli effetti che - nel breve medio-periodo - ne potranno verosimilmente scaturire.
2017
XXIX
2017-2018
Facoltà di Giurisprudenza (29/10/12-)
Comparative and European Legal Studies
Sartori, Filippo
no
Inglese
Settore IUS/02 - Diritto Privato Comparato
Settore IUS/05 - Diritto dell'Economia
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Tesi_Mazzola_def.pdf

accesso aperto

Tipologia: Tesi di dottorato (Doctoral Thesis)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 2.05 MB
Formato Adobe PDF
2.05 MB Adobe PDF Visualizza/Apri
MX-2614N_20170327_165225.pdf

Solo gestori archivio

Tipologia: Tesi di dottorato (Doctoral Thesis)
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 96.53 kB
Formato Adobe PDF
96.53 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/369185
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact