Questo lavoro ha come obiettivo l’esame dell’istituto della prescrizione del reato, attraverso un’analisi comparata fra tre ordinamenti giuridici (Italia, Germania e Cile) che prende in considerazione anche aspetti di carattere storico e filosofico. La prescrizione del reato si trova davanti ad importanti sfide politico-criminali, dato che è stata oggetto di sospetti e di diffidenze se posta in relazione con i bisogni ed esigenze della comunità. In questo scenario risulta di interesse comparare la realtà attuale della prescrizione con il suo sviluppo storico, al fine di ricostruire il complesso quadro contemporaneo, nel senso di determinare se l’attuale fisionomia della prescrizione sia l’ultima tappa di uno sviluppo “fisiologico” o, invece, una pericolosa fuga dal diritto penale ed un cambiamento dei principi giuspenalistici ereditati dall’Illuminismo. La prospettiva comparata, invece, offre la possibilità di analizzare come la prescrizione concretamente operi, al di là del modo in cui è stata recepita negli ordinamenti e delle dispute dommatiche sul suo fondamento e sulla sua natura. È però la prospettiva della filosofia giuridica l’unica che può offrire qualche risposta alle questioni più complesse dell’istituto in esame. Come punto di partenza pare essere corretta la tesi secondo cui la prescrizione ha un fondamento collegato alla sicurezza giuridica/certezza del diritto ed alla idea di umanità. Tuttavia, sembra necessario specificare la portata ed operatività di questi principi. In questo senso sembra particolarmente problematico il concetto di sicurezza giuridica, intesa come prevedibilità ex ante delle conseguenze giuridiche sfavorevoli.
Prescrizione del reato; tra antica eredità e moderne sfide politico-criminali / Cabezas, Carlos. - (2014), pp. 1-192.
Prescrizione del reato; tra antica eredità e moderne sfide politico-criminali
Cabezas, Carlos
2014-01-01
Abstract
Questo lavoro ha come obiettivo l’esame dell’istituto della prescrizione del reato, attraverso un’analisi comparata fra tre ordinamenti giuridici (Italia, Germania e Cile) che prende in considerazione anche aspetti di carattere storico e filosofico. La prescrizione del reato si trova davanti ad importanti sfide politico-criminali, dato che è stata oggetto di sospetti e di diffidenze se posta in relazione con i bisogni ed esigenze della comunità. In questo scenario risulta di interesse comparare la realtà attuale della prescrizione con il suo sviluppo storico, al fine di ricostruire il complesso quadro contemporaneo, nel senso di determinare se l’attuale fisionomia della prescrizione sia l’ultima tappa di uno sviluppo “fisiologico” o, invece, una pericolosa fuga dal diritto penale ed un cambiamento dei principi giuspenalistici ereditati dall’Illuminismo. La prospettiva comparata, invece, offre la possibilità di analizzare come la prescrizione concretamente operi, al di là del modo in cui è stata recepita negli ordinamenti e delle dispute dommatiche sul suo fondamento e sulla sua natura. È però la prospettiva della filosofia giuridica l’unica che può offrire qualche risposta alle questioni più complesse dell’istituto in esame. Come punto di partenza pare essere corretta la tesi secondo cui la prescrizione ha un fondamento collegato alla sicurezza giuridica/certezza del diritto ed alla idea di umanità. Tuttavia, sembra necessario specificare la portata ed operatività di questi principi. In questo senso sembra particolarmente problematico il concetto di sicurezza giuridica, intesa come prevedibilità ex ante delle conseguenze giuridiche sfavorevoli.File | Dimensione | Formato | |
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