Il presente lavoro si propone come una ricerca sulle testimonianze e i frammenti relativi all’opera di Astidamante il Giovane, poeta tragico ateniese del IV secolo a.C.: un drammaturgo di grande successo, discendente diretto del grande Eschilo e quindi esponente di una delle più importanti theatrical families di Atene. Il progetto di tesi è nato dalla considerazione che, pur nel generale revival d’interesse che ha caratterizzato negli ultimi decenni gli studi sul teatro greco del IV secolo, ancora molto restava da fare per ricostruire le opere e i profili dei singoli drammaturghi. È un lavoro naturalmente molto difficile e arduo, considerata la frammentarietà e la scarsità dei testi superstiti e, a volte, la contraddittorietà delle testimonianze relative ai singoli poeti. Ma è comunque un lavoro che appare opportuno, se non necessario. Citato da Aristotele per l’originalità delle sue trame ed elogiato da Plutarco, Astidamante è un protagonista assoluto della scena teatrale del IV secolo. La ricostruzione della sua vicenda biografica e della sua carriera teatrale è tuttavia per molti versi sfuggente: il primo problema è costituito dalla citazione nelle testimonianze antiche di due Astidamante che, in un modo non sempre chiaro e coerente, vengono distinti come padre e figlio. E’ stato necessario dunque riesaminare nel dettaglio le testimonianze antiche relative ai due Astidamante, affrontando i diversi problemi relativi alla cronologia e alla carriera teatrale dei due poeti. E si è cercato anche di addurre ulteriori elementi a favore dell’ipotesi che la tradizione antica sia sostanzialmente attendibile e che siano effettivamente esistiti due poeti omonimi, padre e figlio, di nome Astidamante. Si è quindi proceduto a un’analisi di tutte le testimonianze biografiche. Particolare attenzione è stata riservata agli aneddoti relativi alla dedica di una statua ad Astidamante nel teatro di Dioniso e all’epigramma autocelebrativo che, secondo la tradizione, il poeta avrebbe voluto incidere sul basamento della statua. Aneddoti che si collegano a una tradizione paremiografica di cui si sostiene la derivazione da un verso attribuito a Filemone Comico (Phil. Fr. 160 K. – A. = Fr. 190 K.). Si è proceduto quindi a un’analisi dei frammenti delle singole opere, cercando di valorizzare la bibliografia più recente e di affrontare una serie di problemi di dettaglio, suggerendo anche, nei limiti del possibile e del ragionevole, una ricostruzione della trama delle singole opere e cercando di mettere in luce gli elementi sia di continuità sia di discontinuità tra i trattamenti del mito nell’opera teatrale di Astidamante e la tradizione drammatica del V secolo. Ho ritenuto opportuno corredare la tesi con una serie di tabelle che cercano di fornire un quadro schematico e di elaborare in forma statistica i testimonia dei frammenti drammatici del IV secolo, con lo scopo principale di valutare il carattere dei testimonia che riportano i frammenti di Astidamante nel contesto complessivo della tradizione indiretta della tragedia del IV secolo. In appendice, per comodità del lettore, ho raccolto anche tutte le testimonianze e i frammenti con un essenziale apparato critico e la traduzione italiana (a tutt’oggi esisteva solo quella di Mario Untersteiner sulla base del testo critico di A. Nauck).
Ricerche su Astidamante il Giovane / Tisi, Laura. - (2019), pp. 1-248.
Ricerche su Astidamante il Giovane
Tisi, Laura
2019-01-01
Abstract
Il presente lavoro si propone come una ricerca sulle testimonianze e i frammenti relativi all’opera di Astidamante il Giovane, poeta tragico ateniese del IV secolo a.C.: un drammaturgo di grande successo, discendente diretto del grande Eschilo e quindi esponente di una delle più importanti theatrical families di Atene. Il progetto di tesi è nato dalla considerazione che, pur nel generale revival d’interesse che ha caratterizzato negli ultimi decenni gli studi sul teatro greco del IV secolo, ancora molto restava da fare per ricostruire le opere e i profili dei singoli drammaturghi. È un lavoro naturalmente molto difficile e arduo, considerata la frammentarietà e la scarsità dei testi superstiti e, a volte, la contraddittorietà delle testimonianze relative ai singoli poeti. Ma è comunque un lavoro che appare opportuno, se non necessario. Citato da Aristotele per l’originalità delle sue trame ed elogiato da Plutarco, Astidamante è un protagonista assoluto della scena teatrale del IV secolo. La ricostruzione della sua vicenda biografica e della sua carriera teatrale è tuttavia per molti versi sfuggente: il primo problema è costituito dalla citazione nelle testimonianze antiche di due Astidamante che, in un modo non sempre chiaro e coerente, vengono distinti come padre e figlio. E’ stato necessario dunque riesaminare nel dettaglio le testimonianze antiche relative ai due Astidamante, affrontando i diversi problemi relativi alla cronologia e alla carriera teatrale dei due poeti. E si è cercato anche di addurre ulteriori elementi a favore dell’ipotesi che la tradizione antica sia sostanzialmente attendibile e che siano effettivamente esistiti due poeti omonimi, padre e figlio, di nome Astidamante. Si è quindi proceduto a un’analisi di tutte le testimonianze biografiche. Particolare attenzione è stata riservata agli aneddoti relativi alla dedica di una statua ad Astidamante nel teatro di Dioniso e all’epigramma autocelebrativo che, secondo la tradizione, il poeta avrebbe voluto incidere sul basamento della statua. Aneddoti che si collegano a una tradizione paremiografica di cui si sostiene la derivazione da un verso attribuito a Filemone Comico (Phil. Fr. 160 K. – A. = Fr. 190 K.). Si è proceduto quindi a un’analisi dei frammenti delle singole opere, cercando di valorizzare la bibliografia più recente e di affrontare una serie di problemi di dettaglio, suggerendo anche, nei limiti del possibile e del ragionevole, una ricostruzione della trama delle singole opere e cercando di mettere in luce gli elementi sia di continuità sia di discontinuità tra i trattamenti del mito nell’opera teatrale di Astidamante e la tradizione drammatica del V secolo. Ho ritenuto opportuno corredare la tesi con una serie di tabelle che cercano di fornire un quadro schematico e di elaborare in forma statistica i testimonia dei frammenti drammatici del IV secolo, con lo scopo principale di valutare il carattere dei testimonia che riportano i frammenti di Astidamante nel contesto complessivo della tradizione indiretta della tragedia del IV secolo. In appendice, per comodità del lettore, ho raccolto anche tutte le testimonianze e i frammenti con un essenziale apparato critico e la traduzione italiana (a tutt’oggi esisteva solo quella di Mario Untersteiner sulla base del testo critico di A. Nauck).File | Dimensione | Formato | |
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