La ricerca analizza il fenomeno della dissociazione tra accertamento dell’illegittimità del provvedimento amministrativo e annullamento retroattivo dello stesso e, più in generale, il mutamento del ruolo tradizionalmente assegnato alla tutela costitutiva nell’ambito della giustizia amministrativa. Partendo da un esame dei rimedi elaborati per evitare annullamenti sostanzialmente inutili o dagli effetti pregiudizievoli, lo studio si sofferma sull’analisi della tecnica della modulazione temporale degli effetti della sentenza di annullamento che attribuisce al giudice amministrativo un potere di accertamento dell’invalidità dell’atto che prescinde dalla sua caducazione, consentendogli di conoscere dell’illegittimità di un provvedimento senza che da tale accertamento scaturiscano effetti costitutivi tipici o con esclusione e limitazione della portata retroattiva. L’analisi è condotta in un’ottica comparata, attraverso lo studio delle applicazioni pratiche della tecnica modulatoria nell’ordinamento italiano, francese e comunitario. Brevi cenni sono poi dedicati al fenomeno dell’annullamento flessibile nell’esperienza tedesca, inglese e statunitense, in quanto ordinamenti che condividono l’istituto o che comunque riconoscono al giudice amministrativo poteri e strumenti analoghi, tesi ad adeguare gli effetti della pronuncia di annullamento alle specificità dei casi giudicati. L’obiettivo perseguito è verificare, attraverso una comparazione tra le diverse esperienze, l’esistenza di possibili convergenze nell’uso dello strumento con particolare riferimento alle ragioni che inducono le corti a farne uso, agli interessi a tutela dei quali il potere è esercitato e alle ricadute che il ricorso alla tecnica ha comportato sul sistema di giustizia amministrativa. L’indagine, condotta attraverso un approccio per lo più casistico, dimostra come il potere di modulazione - che condivide nella quasi generalità delle esperienze esaminate la natura pretoria - venga per lo più utilizzato a tutela di interessi di rilevanza pubblicistica, sebbene non trascuri le esigenze di tutela del ricorrente, specie nei casi in cui si tratti di esigenze sostanziali che non trovano nell’annullamento una piena ed efficace soddisfazione. Consente altresì di provare l’utilità della tecnica, che si pone come meccanismo di flessibilità del sistema, garantendo l’adeguamento della pronuncia di annullamento alle esigenze effettive del caso concreto, oltre che il contenimento delle conseguenze disastrose altrimenti ingenerate dalla naturale portata retroattiva di tale pronuncia. Perviene, infine, all’affermazione dell’emergenza di un nuovo modello di azione di annullamento, a carattere non necessariamente costitutivo e retroattivo, in grado di contemperare l’esigenza di certezza e sicurezza giuridica con il rigore del principio di legalità e del rinnovato ruolo assolto dal giudice amministrativo chiamato a farsi carico delle conseguenze economiche e sociali delle proprie pronunce.

La modulazione temporale degli effetti della sentenza di annullamento del giudice amministrativo. Un'indagine comparata / La Femina, Nadia. - (2017), pp. 1-329.

La modulazione temporale degli effetti della sentenza di annullamento del giudice amministrativo. Un'indagine comparata.

La Femina, Nadia
2017-01-01

Abstract

La ricerca analizza il fenomeno della dissociazione tra accertamento dell’illegittimità del provvedimento amministrativo e annullamento retroattivo dello stesso e, più in generale, il mutamento del ruolo tradizionalmente assegnato alla tutela costitutiva nell’ambito della giustizia amministrativa. Partendo da un esame dei rimedi elaborati per evitare annullamenti sostanzialmente inutili o dagli effetti pregiudizievoli, lo studio si sofferma sull’analisi della tecnica della modulazione temporale degli effetti della sentenza di annullamento che attribuisce al giudice amministrativo un potere di accertamento dell’invalidità dell’atto che prescinde dalla sua caducazione, consentendogli di conoscere dell’illegittimità di un provvedimento senza che da tale accertamento scaturiscano effetti costitutivi tipici o con esclusione e limitazione della portata retroattiva. L’analisi è condotta in un’ottica comparata, attraverso lo studio delle applicazioni pratiche della tecnica modulatoria nell’ordinamento italiano, francese e comunitario. Brevi cenni sono poi dedicati al fenomeno dell’annullamento flessibile nell’esperienza tedesca, inglese e statunitense, in quanto ordinamenti che condividono l’istituto o che comunque riconoscono al giudice amministrativo poteri e strumenti analoghi, tesi ad adeguare gli effetti della pronuncia di annullamento alle specificità dei casi giudicati. L’obiettivo perseguito è verificare, attraverso una comparazione tra le diverse esperienze, l’esistenza di possibili convergenze nell’uso dello strumento con particolare riferimento alle ragioni che inducono le corti a farne uso, agli interessi a tutela dei quali il potere è esercitato e alle ricadute che il ricorso alla tecnica ha comportato sul sistema di giustizia amministrativa. L’indagine, condotta attraverso un approccio per lo più casistico, dimostra come il potere di modulazione - che condivide nella quasi generalità delle esperienze esaminate la natura pretoria - venga per lo più utilizzato a tutela di interessi di rilevanza pubblicistica, sebbene non trascuri le esigenze di tutela del ricorrente, specie nei casi in cui si tratti di esigenze sostanziali che non trovano nell’annullamento una piena ed efficace soddisfazione. Consente altresì di provare l’utilità della tecnica, che si pone come meccanismo di flessibilità del sistema, garantendo l’adeguamento della pronuncia di annullamento alle esigenze effettive del caso concreto, oltre che il contenimento delle conseguenze disastrose altrimenti ingenerate dalla naturale portata retroattiva di tale pronuncia. Perviene, infine, all’affermazione dell’emergenza di un nuovo modello di azione di annullamento, a carattere non necessariamente costitutivo e retroattivo, in grado di contemperare l’esigenza di certezza e sicurezza giuridica con il rigore del principio di legalità e del rinnovato ruolo assolto dal giudice amministrativo chiamato a farsi carico delle conseguenze economiche e sociali delle proprie pronunce.
2017
XXIX
2015-2016
Facoltà di Giurisprudenza (29/10/12-)
Comparative and European Legal Studies
Marchetti, Barbara
no
Inglese
Settore IUS/10 - Diritto Amministrativo
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