Le dichiarazioni di guerra imperiali dal 1674 al 1757 La costituzione del Sacro Romano Impero offriva due possibilità di conservare la pace interna all'Impero: (1) dall'interno, attraverso un'esecuzione imperiale pronunciata dalle corti supreme dell'Impero, la quale ordinava alle province imperiali, mediante esortazioni (Excitatorien), di ristabilire la pace e (2) rispetto all'esterno, mediante la dichiarazione delle guerre imperiali da parte dell'imperatore e della Dieta imperiale le quali, grazie all'azione congiunta degli Stati imperiali, dovevano respingere l'aggressore esterno con una guerra difensiva. In base all'antica costituzione imperiale era quindi possibile difendersi sia dai "nemici imperiali" interni sia da quelli esterni. La costituzione pertanto, contribuendo allo sviluppo dell'integrità territoriale degli Stati imperiali rispetto all'esterno, costituiva per questi un aspetto importante per lo sviluppo statale interno ovvero l'"istituzionalizzazione incentrata sulla sovranità". Nel 1648, la Pace di Vestfalia (Art. VIII §2 [IPO]) segnò una svolta importante nella storia delle dichiarazioni di guerra imperiali garantendo per iscritto - dal punto di vista costituzionale - il dovere di consenso degli Stati alla guerra imperiale e, di conseguenza, definendo chiaramente il quadro costituzionale di tali dichiarazioni di guerra. Nel periodo successivo alla Pace di Vestfalia e fino alla dissoluzione dell'Impero nel 1806, il Sacro Romano Impero della Nazione Germanica condusse nove guerre imperiali contro nemici esterni: due contro l'Impero Ottomano, una contro la Svezia e la Francia, cinque contro la Francia e una contro il re di Prussia che potrebbe essere letta anche come esecuzione imperiale. Di queste nove guerre sette fecero seguito alla proclamazione delle cosiddette dichiarazioni di guerra imperiali, infatti con gli Ottomani non furono mai stipulati trattati di pace ma sempre degli armistizi e, di conseguenza, non furono emesse neppure le dichiarazioni di guerra. La Dieta imperiale emise quindi, complessivamente, otto dichiarazioni di guerra imperiali nel periodo che va dal 1674 al 1799: una contro la Svezia, una contro la Prussia e sei contro la Francia. La storiografia costituzionale moderna, le cui origini risalgono alla pubblicistica imperiale relativa al diritto pubblico dell'epoca, ha dedicato fino ad oggi scarsa attenzione a queste dichiarazioni in quanto oggetto di ricerca legato ai dibattiti sulla questione della legittima difesa e della resistenza nel vecchio Impero. Solamente due saggi, rispettivamente di Klaus Müller e Christoph Kampmann, affrontano nello specifico questa problematica per il periodddo analizzato. E tuttavia, la questione di come si svilupparono le dichiarazioni di guerra imperiali, quali ripercussioni ebbero sul vecchio Impero ovvero quali conflitti e discussioni produssero all'epoca allo scopo di fornire una giustificazione delle misure di difesa legittime dell'Impero, adottate da imperatore, Dieta imperiale e Stati imperiali, tali questioni non sono ancora state poste in relazione tra loro e indagate sistematicamente. Ciò che ancora non è chiaro è l'importanza assunta dalle dichiarazioni di guerra imperiali per la formazione della vecchia costituzione imperiale in generale. Pertanto l'avanzamento della riflessione sul funzionamento e sullo sviluppo della vecchia costituzione imperiale dopo il 1648 richiede un oggetto che consenta di essere esaminato attraverso un lungo periodo di tempo e nel corso della sua evoluzione, senza per questo dover scrivere necessariamente una storia globale dell'Impero. Le dichiarazioni di guerra si prestano perciò particolarmente per tracciare in modo esemplare la questione della dinamica così come dell' "indice di statualità" del vecchio impero. Nel corso dell'indagine si dischiude quindi la possibilità di pervenire a nuove interpretazioni sulla storia costituzionale muovendo dal "concetto di costituzione politica e dinamica", quale viene avanzato da Anton Schindling.Quali ripercussioni ebbero le dichiarazioni di guerra imperiali sulla forma della vecchia costituzione? In che modo tali dichiarazioni influirono sulla situazione esistente nel corpus imperii e quali conseguenze determinarono nella forma costituzionale? Il progetto di ricerca si è posto come obiettivo quello di colmare tale lacuna svolgendo un'indagine che affronti le dichiarazioni di guerra imperiali dal 1674 al 1757 in rapporto alla loro genesi, un'indagine che intende porsi come punto di sutura tra la riflessione bellicistica e la ricerca sull'Impero (o sulla sua Dieta) e radicarla in una nuova coscienza storica.

Ad bellum Sacri Romano-Germanici Imperii solenne decernendum: Die Reichskriegserklärungen gegen die protestantischen Mächte Schweden und Brandenburg-Preußen in den Jahren 1675 und 1757 - Untersuchungen zum Reichskriegsverfahren zwischen Immerwährendem Reichstag und Wiener Reichsbehördenegen die protestantischen Mächte Schweden und Brandenburg-Preußen in den Jahren 1675 und 1757 - Untersuchungen zum Reichskriegsverfahren zwischen Immerwährendem Reichstag und Wiener Reichsbehörden, pp. 1-0.

Ad bellum Sacri Romano-Germanici Imperii solenne decernendum: Die Reichskriegserklärungen gegen die protestantischen Mächte Schweden und Brandenburg-Preußen in den Jahren 1675 und 1757 - Untersuchungen zum Reichskriegsverfahren zwischen Immerwährendem Reichstag und Wiener Reichsbehördenegen die protestantischen Mächte Schweden und Brandenburg-Preußen in den Jahren 1675 und 1757 - Untersuchungen zum Reichskriegsverfahren zwischen Immerwährendem Reichstag und Wiener Reichsbehörden


Abstract

Le dichiarazioni di guerra imperiali dal 1674 al 1757 La costituzione del Sacro Romano Impero offriva due possibilità di conservare la pace interna all'Impero: (1) dall'interno, attraverso un'esecuzione imperiale pronunciata dalle corti supreme dell'Impero, la quale ordinava alle province imperiali, mediante esortazioni (Excitatorien), di ristabilire la pace e (2) rispetto all'esterno, mediante la dichiarazione delle guerre imperiali da parte dell'imperatore e della Dieta imperiale le quali, grazie all'azione congiunta degli Stati imperiali, dovevano respingere l'aggressore esterno con una guerra difensiva. In base all'antica costituzione imperiale era quindi possibile difendersi sia dai "nemici imperiali" interni sia da quelli esterni. La costituzione pertanto, contribuendo allo sviluppo dell'integrità territoriale degli Stati imperiali rispetto all'esterno, costituiva per questi un aspetto importante per lo sviluppo statale interno ovvero l'"istituzionalizzazione incentrata sulla sovranità". Nel 1648, la Pace di Vestfalia (Art. VIII §2 [IPO]) segnò una svolta importante nella storia delle dichiarazioni di guerra imperiali garantendo per iscritto - dal punto di vista costituzionale - il dovere di consenso degli Stati alla guerra imperiale e, di conseguenza, definendo chiaramente il quadro costituzionale di tali dichiarazioni di guerra. Nel periodo successivo alla Pace di Vestfalia e fino alla dissoluzione dell'Impero nel 1806, il Sacro Romano Impero della Nazione Germanica condusse nove guerre imperiali contro nemici esterni: due contro l'Impero Ottomano, una contro la Svezia e la Francia, cinque contro la Francia e una contro il re di Prussia che potrebbe essere letta anche come esecuzione imperiale. Di queste nove guerre sette fecero seguito alla proclamazione delle cosiddette dichiarazioni di guerra imperiali, infatti con gli Ottomani non furono mai stipulati trattati di pace ma sempre degli armistizi e, di conseguenza, non furono emesse neppure le dichiarazioni di guerra. La Dieta imperiale emise quindi, complessivamente, otto dichiarazioni di guerra imperiali nel periodo che va dal 1674 al 1799: una contro la Svezia, una contro la Prussia e sei contro la Francia. La storiografia costituzionale moderna, le cui origini risalgono alla pubblicistica imperiale relativa al diritto pubblico dell'epoca, ha dedicato fino ad oggi scarsa attenzione a queste dichiarazioni in quanto oggetto di ricerca legato ai dibattiti sulla questione della legittima difesa e della resistenza nel vecchio Impero. Solamente due saggi, rispettivamente di Klaus Müller e Christoph Kampmann, affrontano nello specifico questa problematica per il periodddo analizzato. E tuttavia, la questione di come si svilupparono le dichiarazioni di guerra imperiali, quali ripercussioni ebbero sul vecchio Impero ovvero quali conflitti e discussioni produssero all'epoca allo scopo di fornire una giustificazione delle misure di difesa legittime dell'Impero, adottate da imperatore, Dieta imperiale e Stati imperiali, tali questioni non sono ancora state poste in relazione tra loro e indagate sistematicamente. Ciò che ancora non è chiaro è l'importanza assunta dalle dichiarazioni di guerra imperiali per la formazione della vecchia costituzione imperiale in generale. Pertanto l'avanzamento della riflessione sul funzionamento e sullo sviluppo della vecchia costituzione imperiale dopo il 1648 richiede un oggetto che consenta di essere esaminato attraverso un lungo periodo di tempo e nel corso della sua evoluzione, senza per questo dover scrivere necessariamente una storia globale dell'Impero. Le dichiarazioni di guerra si prestano perciò particolarmente per tracciare in modo esemplare la questione della dinamica così come dell' "indice di statualità" del vecchio impero. Nel corso dell'indagine si dischiude quindi la possibilità di pervenire a nuove interpretazioni sulla storia costituzionale muovendo dal "concetto di costituzione politica e dinamica", quale viene avanzato da Anton Schindling.Quali ripercussioni ebbero le dichiarazioni di guerra imperiali sulla forma della vecchia costituzione? In che modo tali dichiarazioni influirono sulla situazione esistente nel corpus imperii e quali conseguenze determinarono nella forma costituzionale? Il progetto di ricerca si è posto come obiettivo quello di colmare tale lacuna svolgendo un'indagine che affronti le dichiarazioni di guerra imperiali dal 1674 al 1757 in rapporto alla loro genesi, un'indagine che intende porsi come punto di sutura tra la riflessione bellicistica e la ricerca sull'Impero (o sulla sua Dieta) e radicarla in una nuova coscienza storica.
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Political Communication from the past to the twentieth century (in collaboration with Goethe Universität - Frankfurt am Main)
Bellabarba, Marco
Schorn-Schütte, Luise
Tedesco
Settore M-STO/02 - Storia Moderna
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11572/368758
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