Il tema affrontato in questo elaborato di tesi costituisce un argomento di grande interesse sotto il profilo dello studio organizzativo, quello delle forme organizzative attraverso le quali si trasmette la conoscenza nei luoghi di lavoro. La ricerca parte da un punto di osservazione specifico e con un interrogativo principale che contraddistinguono l’intero percorso della tesi: gli attori organizzativi che attivano il processo di formazione e che lo gestiscono in un contesto di simulazione delle pratiche lavorative, attraverso quali modalità organizzative mettono in pratica la comunicazione e trasmissione di saperi esperti? Detto altrimenti, quali sono le pratiche sociali di questa specifica attività di docenza che viene a realizzarsi grazie alla simulazione e alle recenti innovazione tecnologiche che la compongono? Cardine dell’analisi è il lavoro di una figura apparentemente non centrale della docenza e che è rappresentato dalle pratiche sociali svolte dalle e dai tutor. Osservandole e analizzandole, nella ricerca si mette a fuoco il principale registro soggiacente sulla base del quale l’intero impianto formativo è reso plausibile: quello per cui fare formazione in medicina attivando delle simulazioni di pratiche lavorative caratteristiche di contesti medici specifici non relega queste esperienze formative alla condizione di mere copie di quanto può avvenire nei luoghi di lavoro. Al contrario, le pratiche formative del dare un volto al manichino sulla base di rituali specifici, del mobilitare la materialità degli ambienti di lavoro per attivare le sale virtuali che costituiscono i contesti formativi, di assegnare emozioni e ritmicità al processo formativo e di dare ad esso configurazioni specifiche con l’ausilio di pratiche discorsive, stimolano e accompagnano tanto le esperienze estetiche multisensoriali, che le consapevolezze cognitive, enfatizzando il frame di realismo della simulazione; frame che costituisce il patto di verosimiglianza che si instaura tra la figura del tutor e quella di chi partecipa alla formazione. La ricerca è stata realizzata attraverso la tecnica dell'osservazione partecipante presso un centro di formazione medica basata sulla simulazione (in una città del Nord Italia) ed è ispirata ai principi metodologici della prospettiva sociologica della Grounded Theory. Come framework teorico della ricerca la tesi si basa su un’accurata rassegna critica della letteratura sulla simulazione in generale e su quella specifica dei contesti medici, letteratura che viene fatta dialogare con la prospettiva di studio nell’ambito del filone di studi sociologici del lavoro e dell’organizzazione rappresentato dai Practice-Based-Studies. Si tratta di un elaborato che cerca di inserirsi in maniera innovativa nel contesto della letteratura sulla simulazione nei processi di formazione in medicina e in maniera interessante in quella sulle pratiche lavorative che conducono all’attivazione di forme organizzative specifiche per la trasmissione dei saperi esperti.

La simulazione delle pratiche lavorative nei contesti formativi medici / Corradi, Gessica. - (2011), pp. 1-257.

La simulazione delle pratiche lavorative nei contesti formativi medici

Corradi, Gessica
2011-01-01

Abstract

Il tema affrontato in questo elaborato di tesi costituisce un argomento di grande interesse sotto il profilo dello studio organizzativo, quello delle forme organizzative attraverso le quali si trasmette la conoscenza nei luoghi di lavoro. La ricerca parte da un punto di osservazione specifico e con un interrogativo principale che contraddistinguono l’intero percorso della tesi: gli attori organizzativi che attivano il processo di formazione e che lo gestiscono in un contesto di simulazione delle pratiche lavorative, attraverso quali modalità organizzative mettono in pratica la comunicazione e trasmissione di saperi esperti? Detto altrimenti, quali sono le pratiche sociali di questa specifica attività di docenza che viene a realizzarsi grazie alla simulazione e alle recenti innovazione tecnologiche che la compongono? Cardine dell’analisi è il lavoro di una figura apparentemente non centrale della docenza e che è rappresentato dalle pratiche sociali svolte dalle e dai tutor. Osservandole e analizzandole, nella ricerca si mette a fuoco il principale registro soggiacente sulla base del quale l’intero impianto formativo è reso plausibile: quello per cui fare formazione in medicina attivando delle simulazioni di pratiche lavorative caratteristiche di contesti medici specifici non relega queste esperienze formative alla condizione di mere copie di quanto può avvenire nei luoghi di lavoro. Al contrario, le pratiche formative del dare un volto al manichino sulla base di rituali specifici, del mobilitare la materialità degli ambienti di lavoro per attivare le sale virtuali che costituiscono i contesti formativi, di assegnare emozioni e ritmicità al processo formativo e di dare ad esso configurazioni specifiche con l’ausilio di pratiche discorsive, stimolano e accompagnano tanto le esperienze estetiche multisensoriali, che le consapevolezze cognitive, enfatizzando il frame di realismo della simulazione; frame che costituisce il patto di verosimiglianza che si instaura tra la figura del tutor e quella di chi partecipa alla formazione. La ricerca è stata realizzata attraverso la tecnica dell'osservazione partecipante presso un centro di formazione medica basata sulla simulazione (in una città del Nord Italia) ed è ispirata ai principi metodologici della prospettiva sociologica della Grounded Theory. Come framework teorico della ricerca la tesi si basa su un’accurata rassegna critica della letteratura sulla simulazione in generale e su quella specifica dei contesti medici, letteratura che viene fatta dialogare con la prospettiva di studio nell’ambito del filone di studi sociologici del lavoro e dell’organizzazione rappresentato dai Practice-Based-Studies. Si tratta di un elaborato che cerca di inserirsi in maniera innovativa nel contesto della letteratura sulla simulazione nei processi di formazione in medicina e in maniera interessante in quella sulle pratiche lavorative che conducono all’attivazione di forme organizzative specifiche per la trasmissione dei saperi esperti.
2011
XXII
2010-2011
Sociologia e Ricerca Sociale (cess.4/11/12)
Sociology and Social Research (within the School in Social Sciences, till the a.y. 2010-11)
Strati, Antonio
Gherardi, Silvia
no
Italiano
Settore SPS/09 - Sociologia dei Processi economici e del Lavoro
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