Lo sviluppo delle forme di produzione e conservazione dei documenti del Capitolo della cattedrale di Trento può essere sommariamente distinto in tre fasi: nella prima, risalente al secolo XIII, l'Archivio capitolare si presentava come un tipico archivio thesaurus. Dagli ultimi anni del Duecento e in maniera più decisa nei due o tre secoli successivi, dal XIV all'inizio del XVI, si può invece collocare una fase di sperimentazione e di stabilizzazione delle modalità di produzione e di conservazione dei documenti, propedeutica alla fase che si aprì con la seconda metà del Cinquecento, quando cominciarono a formarsi strutture tipiche di una cancelleria. In questo processo è possibile riconoscere alcune caratteristiche che accomunano la storia dell'Archivio capitolare a quella di altre realtà ecclesiastiche e laiche dell’Italia centro-settentrionale e in generale di tutta l'area alpina e centro europea. La varietà di situazioni locali, tuttavia, non permette di individuare "tipologie evolutive" o modelli transitati da una realtà all'altra, ma solo "linee di tendenza comuni: lo studio della formazione dei sistemi documentari nei diversi centri permette di individuare una struttura comune e comprensibile nelle sue linee essenziali. Essi però si organizzano secondo schemi di razionalità legati alle idee di necessitas e di utilitas, che costituiscono dei criteri di relatività, mutuati fra l'altro dalla cultura ecclesiastica". In questa prospettiva, è importante tenere in particolare considerazione alcuni elementi, peraltro tra loro collegati, quali il passaggio dalla tipologia dell'archivio thesaurus a quella dell'archivio di sedimentazione, l'utilizzo del registro e la formazione delle serie di registri, il ruolo del notariato. Nel primo capitolo della tesi si cercherà di far luce sulle modalità di conservazione della documentazione e in generale sulle condizioni dell'Archivio del Capitolo dalle sue origini fino ad oggi. Il secondo capitolo sarà invece dedicato alla produzione documentaria. Nel terzo saranno focalizzati i sistemi di amministrazione dei beni dei canonici. Nel quarto capitolo, infine, si formuleranno alcune ipotesi conclusive, raccordando quanto descritto analiticamente nelle pagine precedenti. In conclusione si propone l'edizione delle più antiche pergamene conservate nell'Archivio capitolare (1147 - 1250).

L'archivio del Capitolo della Cattedrale di Trento: produzione e conservazione documentaria (secoli XIII - XX): con un'edizione delle più antiche pergamene (1147-1250) / Tomasi, Barbara. - (2013), pp. 1-376.

L'archivio del Capitolo della Cattedrale di Trento: produzione e conservazione documentaria (secoli XIII - XX): con un'edizione delle più antiche pergamene (1147-1250)

Tomasi, Barbara
2013-01-01

Abstract

Lo sviluppo delle forme di produzione e conservazione dei documenti del Capitolo della cattedrale di Trento può essere sommariamente distinto in tre fasi: nella prima, risalente al secolo XIII, l'Archivio capitolare si presentava come un tipico archivio thesaurus. Dagli ultimi anni del Duecento e in maniera più decisa nei due o tre secoli successivi, dal XIV all'inizio del XVI, si può invece collocare una fase di sperimentazione e di stabilizzazione delle modalità di produzione e di conservazione dei documenti, propedeutica alla fase che si aprì con la seconda metà del Cinquecento, quando cominciarono a formarsi strutture tipiche di una cancelleria. In questo processo è possibile riconoscere alcune caratteristiche che accomunano la storia dell'Archivio capitolare a quella di altre realtà ecclesiastiche e laiche dell’Italia centro-settentrionale e in generale di tutta l'area alpina e centro europea. La varietà di situazioni locali, tuttavia, non permette di individuare "tipologie evolutive" o modelli transitati da una realtà all'altra, ma solo "linee di tendenza comuni: lo studio della formazione dei sistemi documentari nei diversi centri permette di individuare una struttura comune e comprensibile nelle sue linee essenziali. Essi però si organizzano secondo schemi di razionalità legati alle idee di necessitas e di utilitas, che costituiscono dei criteri di relatività, mutuati fra l'altro dalla cultura ecclesiastica". In questa prospettiva, è importante tenere in particolare considerazione alcuni elementi, peraltro tra loro collegati, quali il passaggio dalla tipologia dell'archivio thesaurus a quella dell'archivio di sedimentazione, l'utilizzo del registro e la formazione delle serie di registri, il ruolo del notariato. Nel primo capitolo della tesi si cercherà di far luce sulle modalità di conservazione della documentazione e in generale sulle condizioni dell'Archivio del Capitolo dalle sue origini fino ad oggi. Il secondo capitolo sarà invece dedicato alla produzione documentaria. Nel terzo saranno focalizzati i sistemi di amministrazione dei beni dei canonici. Nel quarto capitolo, infine, si formuleranno alcune ipotesi conclusive, raccordando quanto descritto analiticamente nelle pagine precedenti. In conclusione si propone l'edizione delle più antiche pergamene conservate nell'Archivio capitolare (1147 - 1250).
2013
XXV
2012-2013
Lettere e filosofia (29/10/12-)
Humanities, Philosophy, History and Cultural Heritage (till the a.y. 2010-11)
Giorgi, Andrea
no
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